Il Polo Zanotto è stato travolto dall'irresistibile comicità e simpatia de "I Mancio e Stigma", gli Emo di Zelig, che si sono esibiti in uno spettacolo trascinante e ricco di personaggi esilaranti. Quasi due ore di risate, a siglare la nascente sinergia tra aeroporto di Verona e ateneo scaligero. Una serata speciale che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone e che si è conclusa con giochi e omaggi offerti dai partnerdell'iniziativa agli studenti dell'ateneo scaligero.
Univr Go! “Bisogna guardare ai giovani, tanti lo dicono ma pochi lo fanno e con questa nuova convenzione siamo i primi in Italia ad offrire tanti vantaggi alla comunità universitaria. Studiare è importante e viaggiare permette un continuo scambio di idee tra i giovani. Dobbiamo guardare al futuro per un'Europa più unita grazie alle nuove generazioni”. Con queste parole Paolo Arena, presidente dell'aeroporto, ha dato il via alla prima parte della serata, dedicata alla presentazione delle offerte legate a Univr Go!, la convenzione tra l'aeroporto e l'ateneo.
Monologhi e poeti blues. Il pubblico è stato catalizzato dalle moltissime gags comiche. I Mancio e Stigma hanno riempito di sorrisi l'aula magna del Polo Zanotto tra monologhi, poeti blues, militari strampalati e l'apparizione in sala dun simpatico maniaco; non potevano ovviamente mancare per il gran finale gli Emo, cavallo di battaglia de I Mancio e Stigma.
Mancio e Stigma. Sono una delle rivelazioni più apprezzate dell’ultima edizione della famosa trasmissione televisiva. Cliccatissimi sul web, alcune loro espressioni sono diventate dei tormentoni: da “Ti lovviamo…” al motto della rivoluzione francese trasfigurato in “Liberté, egalité, frappé”. I Mancio e Stigma porteranno in università i personaggi che hanno conquistato il pubblico di Zelig: Enzo, Mara ed Eosvaldo, tre ragazzini con i capelli tinti di nero, vestiti in nero e una predisposizione innata alla sofferenza. Si definiscono “Emo”; ma cosa vuol dire “Emo”? «Emozione, Misticismo, Oscurità o … Otranto». Incarnano molti stereotipi degli adolescenti degli anni Duemila, vestiti e pettinature, innata predisposizione all’anticultura e un radicale antivitalismo. Il trio che sta spopolando in tv sbarca in ateneo: ma chi si nasconde davvero dietro gli Emo? Marco Mancin (Enzo), Patrizia Cammarota (Mara) e Angelo Grasso (Eosvaldo, l’Emo più stralunato). Un trio formatosi nel 2003 che si è fatto le ossa in laboratori e cabaret prima di raggiungere il grande pubblico grazie all’approdo nel cast di Zelig.
Per maggiori informazioni sulla convenzione Univr Go! visitare il sito www.univr.it/univrgo