Informatica, scienza e tecnologia sono le parole chiave della società odierna, sono campi che permettono lo sviluppo e l'evoluzione della comunità. Per fare ciò queste materie hanno bisogno di menti fresche, nuove e innovative. La facoltà di Sciente matematiche fisiche e naturali ha aperto le porte agli studenti delle scuole secondarie superiori per vedere se qualche ragazzo ha la parola “progresso” scritta nel Dna. La sala verde della Piramide si è riempita di giovani che cercavano il loro futuro tra microscopi e computer.
I corsi. Scienze ha dato inizio all'open day del mese di dicembre. Lunedì 12 alle 9 si sono riuniti i principali docenti della facoltà per spiegare oneri e onori dei corsi di laurea in Scienze matematiche, fisiche e naturali. Luca Viganò, docente di Ingegneria del software, ha rotto il ghiaccio descrivendo il corso di cui è responsabile: Informatica. “Il dipartimento di informatica è nato nel maggio del 2001 – ha affermato Viganò – ed è al terzo posto nella classifica per risultati di ricerca”. In una società in cui il terziario prevale, gli sbocchi futuri, per un laureato in informatica, sono molteplici. Può infatti lavorare con sistemi informativi, può progettare applicazioni di rete e anche iscriversi ad un corso di laurea magistrale in Ingegneria e scienze informatiche. Alejandro Giorgetti, docente di Bioinformatica, ha preso poi la parola per descrivere il suo campo d'azione, più vario di quello di Viganò. “Il corso in Bioinformatica è l'unico in Italia a livello di laurea triennale – ha sostenuto Giorgetti – e ha lo scopo di creare una figura ibrida con conoscenze sia di biologia che di informatica”. Alcuni potrebbero essere invece interessati a Scienze e tecnologie viticole ed enologiche e Giovanni Battista Tornielli, ricercatore del dipartimento di Biotecnologie, ha dato spiegazioni molto dettagliate. “In questo corso di laurea – ha detto Tornielli – si studia tutta la filiera del commercio vitivinicolo, dalla coltivazione della pianta alla vendita sul mercato”. Massimiliano Perduca, docente di Biologia molecolare, ha poi presentato il corso in Biotecnologie. “Ma cosa sono le biotecnologie? – si è domandato Perduca – semplicemente sistemi che si usano per produrre e modificare sostanze utilizzando del materiale vivo”. Ha concluso l'incontro Marco Caliari, docente di Calcolo scientifico, presentando un corso che collabora con la facoltà di Economia: Matematica applicata. “La matematica non è una materia statica – ha sostenuto Caliari – sono infinite le scoperte che si potrebbero fare e c'è bisogno di ricercatori in questo campo”.