“Chi parte e non sa dove andare, finisce che si trova da un’altra parte” è questo il motto di Italo Vantini, docente di Gastroenterologia e presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell’università di Verona e sembra essere anche il motto di open day, l’iniziativa che fa conoscere le facoltà universitarie veronesi agli studenti delle scuole secondarie superiori. Lunedì 12 dicembre nell’aula Giorgio De Sandre del Policlinico Rossi si è presentata Medicina e chirurgia con la sua offerta formativa. Sono stati infatti presentati anche i corsi in Odontoiatria e protesi dentaria e le lauree professionalizzanti.
L'ammissione. I corsi di Medicina e chirurgia sono destinati a una “piccola” elite, un’elite costituita dagli studenti che riescono a superare il test d’ingresso. 80 sono i quesiti da affrontare per i giovani che si affacciano alla facoltà: uno scoglio molto impegnativo e quasi insormontabile agli occhi dei ragazzi. Il test si compone di quattro parti: logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. Il peso maggiore è però dato alla parte di logica e cultura generale che ha grande influenza sul punteggio d’ammissione. I posti disponibili nel 2011 sono stati di più rispetto all'anno scorso ma sempre limitati: Medicina e chirurgia ha 176, Odontoiatria e protesi dentaria 22, mentre le lauree professionalizzanti ne hanno in tutto 1094.
L'offerta formativa. L'incontro è stato aperto da Luciano Malchiodi, docente di Chirurgia speciale odontostomatologica, che ha spiegato le questioni tecniche riguardanti il corso in Odontoiatria e protesi dentaria che sono molto simili anche per Medicina e chirurgia. Ha affermato che entrambi i corsi durano sei anni, ogni anno bisogna accumulare 60 crediti universitari formativi e la frequenza alle lezioni è obbligatoria. “Medico non è solo colui che cura le malattie – ha detto poi Vantini – ma anche colui che fornisce risposte appropriate ai bisogni di salute, è colui che si prende cura della persona e della comunità, è colui che svolge funzioni di educatore alla salute”. Dopo la presentazione dei corsi principali è stato il turno dei corsi di laurea professionalizzanti della durata di tre anni. La parola è stata quindi data ai giovani dottori neolaureati che hanno presentato i corsi in: Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Logopedia, Tecniche di riabilitazione psichiatrica, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica e Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare.