Capire l’universo per provare a capire noi stessi. La cosmologia è una delle scienze più antiche dell’uomo, presente sin dalle antiche narrazioni religiose sull’origine del mondo. Quello di Guy Consolmagno, astronomo americano della Specola Vaticana, è stato un viaggio lungo i percorsi tortuosi della ricerca storica del vero significato del mondo, tra scienza, filosofia e fede. Il numeroso pubblico presente all’auditorium della Gran Guardia il 18 marzo ha potuto ascoltare gli interrogativi più affascinanti degli studi sulla cosmologia, dal punto di vista unico di chi ne indaga i significati più profondi, anche al di la della semplice conoscenza umana.
La cosmologia.“Non si può pensare all’universo senza far riferimento alla cosmologia. – ha affermato Consolmagno – La cosmologia è come un’immagine ma nessuna immagine è perfetta; essa ci permette di visualizzare e comunicare con gli altri e si basa sull’intelletto. Nella scienza la ragione non opera da sola, dipende dalle intuizioni, dicendoci dove guardare e come applicare le nostre ragioni”. L’obiettivo è quello di mettere ordine nel caos che governa l’universo e capirlo fino in fondo, attraverso un’evoluzione costante delle teorie che stanno alla base della ricerca del suo significato. La storia della cosmologia diventa così la storia della nostra immagine dell’universo, e di come l’uomo si mette in relazione con l’infinito. Una panoramica, quella offerta da Consolmagno, delle cosmologie non solo della nostra cultura, ma anche di quelle orientali.
Scienza e fede.Ma secondo lo studioso americano tutto questo non può essere possibile se non si hanno riferimenti più alti e profondi. Vi deve essere quel qualcosa in più che muova lo scienziato a capire il vero significato dell’universo. “Come scienziato la mia ricerca è tesa alla scoperta di Dio come vera manifestazione dell’infinito. Attraverso i sensi viviamo l’esperienza di Dio, facciamo esperienza di ciò che Dio ci da. La scienza serve per capire ciò che abbiamo sperimentato, il modo in cui comprendiamo le cose e gli diamo significato”.
Guy Consolmagno.Ha frequentato la "University of Detroit jesuit high school" prima di studiare al Massachusetts institute of technology e nel "Lunar and Planet Laboratory" della Università dell’Arizona. Presi i voti come padre gesuita nel 1991 gli venne assegnato il ruolo di astronomo nella Specola Vaticana, dove venne incaricato della collezione di meteoriti vaticana. La sua ricerca si concentra sulle connessioni tra meteoriti e asteroidi, e l'origine ed evoluzione dei piccoli corpi nel sistema solare.