La poesia del Novecento italiano ha raggiunto espressioni di altissimo livello, ma non è ancora diffusa e conosciuta quanto merita. Partendo da questa considerazione, il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’ateneo e il liceo ginnasio statale “Scipione Maffei” hanno ideato Poesia in primavera, rassegna dedicata alla poesia italiana novecentesca che si terrà dal 18 aprile e al 17 maggio. Le occasioni di studio e di approfondimento, in cui entreranno in scena personalità del livello del filosofo Massimo Cacciari e dello psichiatra Eugenio Borgna, si alterneranno a momenti spettacolari organizzati in collaborazione con theáomai Teatro e poesia, altra iniziativa promossa dal dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica in collaborazione con Esu, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario e il Teatro stabile di Verona. L’iniziativa è a cura di Luca Bragaja, Massimo Natale, Nicola Pasqualicchio e Giuseppe Sandrini.
La rassegna. Poesia in primavera vedrà protagonisti Andrea Zanzotto (1921-2011), il grande poeta veneto scomparso sei mesi fa, Giorgio Caproni (1912-1990) e Antonia Pozzi (1912-1938) dei quali ricorre quest'anno il centenario della nascita.
Si parte mercoledì 18 aprile, dalle 9 alle 13 al Maffei con un primo convegno di studi su Andrea Zanzotto, introdotto da Luca Bragaja, “Le case che camminano sulle acque”. Interverranno Marzio Breda del Corriere della Sera, Francesco Carbognin, dell’Università di Bologna, Stefano Dal Bianco, dell’Ateneo di Siena e Gian Mario Villalta, organizzatore del festival letterario “Pordenonelegge”. Si prosegue alle 17.30 nella biblioteca Frinzi con l’incontro dedicato agli ultimi libri di Zanzotto.
Giovedì 19 aprile, alle 20.45 al Polo Zanotto, in occasione dell’evento “Zanzotto critico e i suoi classici”, il filosofo Massimo Cacciari dedicherà una lezione ad Andrea Zanzotto, analizzando la sua figura di poeta, lettore e interprete della grande tradizione europea. Mercoledì 2 maggio, alle 21, durante la rappresentazione “Parlami ancora”, allestita nel Piccolo Teatro di Giulietta, Stefania Felicioli si farà interprete di alcuni memorabili spettacoli goldoniani firmati da Massimo Castri. Il regista Stefano Pagin in questa rivisitazione affronta il «realismo fantastico» di Zanzotto con l'intenzione di trasformare la parola poetica in azione drammatica, la memoria dell'infanzia in emozione collettiva.
Martedì 8 maggio alle 21, al Piccolo Teatro Giulietta, “L’infinita speranza di un ritorno” farà omaggio, in occasione del centenario dalla nascita, allapoetessa milanese Antonia Pozzi. Morta suicida nel ‘38 a 26 anni, la Pozzi fu “caso” letterario, ma anche un potente richiamo sentimentale. Nel recital portato in scena da Farneto Teatro, a dar voce alla sua lirica vibrante e al suo ideale di «vita sognata» di giovane donna all'inseguimento di se stessa, Elisabetta Vergani, attrice, e Filippo Fanò, pianista.
L’appuntamento di giovedì 10 maggio, alle 20.45 a Polo Zanotto, sarà invece dedicato a uno dei grandi protagonisti della poesia genovese. Giuseppe Sandrini e Massimo Natale modereranno l’incontro “Anima mia leggera. Cent'anni con Giorgio Caproni”. A parlare di Caproni, per commemorarne i cent’anni dalla nascita, Luigi Surdich, docente dell’Università di Genova, tra i massimi esperti dell’opera di Caproni e autore, con Patrizia Traverso, di “Genova ch'è tutto dire”, volume dedicato a Litania, inno d’amore del poeta per la sua Genova. Verrà proiettato anche Congedo del viaggiatore cerimonioso, girato da Giuseppe Bertolucci nel ‘91 con gli allievi della Scuola d'arte drammatica «Paolo Grassi» di Milano, tra i quali un giovanissimo Antonio Albanese nei panni di un prete alla ricerca di Dio.
Il ciclo d’incontri sulla poesia del ‘900 si concluderà giovedì 17 maggio, al Polo Zanotto alle 20.45, ritornando sulla lirica di Antonia Pozzi, con “Soltanto in sogno. Vita e poesia di Antonia Pozzi”. Eugenio Borgna, noto psichiatra italiano e Gabriele Scaramuzza, docente di Estetica all'Università di Padova, accomunati dall'amore per la poesia di Antonia Pozzi, accompagneranno il pubblico nella riflessione sul significato dell'opera e dell'esistenza della poetessa milanese. A introdurre l’incontro Giuseppe Sandrini, curatore del volume Soltanto in sogno, raccolta delle lettere e delle fotografie che Antonia Pozzi dedicò al compagno di università Dino Formaggio negli ultimi anni della sua breve vita. Sarà l’attrice Silvia Manfrini a leggere alcuni passi scelti dell’opera.