Giovani e lavoro. Un binomio difficile da realizzare in un contesto economico dagli scenari incerti come quello odierno. Lo sanno bene gli organizzatori del progetto Def, “dentro l’impresa fuori dal disagio”, una giornata che l’università di Verona, l’Esu e la Fondazione Crui, conferenza dei rettori delle università italiane, hanno deciso di dedicare agli studenti, alle loro competenze, aspettative e difficoltà a muoversi in un mercato del lavoro che fa i conti con una crisi internazionale. L’ateneo di Verona è stato scelto dalla Fondazione Crui e dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, come unico ateneo del Veneto in cui andrà in scena la manifestazione. Per un'intera giornata il Polo Zanotto si è trasformato in uno spazio in cui studenti, laureati e curiosi, hanno potuto mettersi in gioco, informarsi sugli strumenti e i servizi loro dedicati per migliorare l’occupabilità, favorire la crescita di imprese giovanili e l’inclusione sociale.
La giornata. Pensata come uno spazio in cui i ragazzi hanno potuto conoscere e provare gli strumenti più utili per realizzare i propri obiettivi, la giornata ha offerto ai partecipanti i servizi più adatti a far fronte alle proprie difficoltà partecipando alle attività all’interno di quattro “angoli esperienziali”: La fabbrica dell’impresa, l’Angolo della creatività, Counselling e Orientamento. Accedendo agli spazi del Polo Zanotto, infatti, i giovani sono diventati parti attive di un percorso di orientamento che parte con la compilazione di schede orientative attraverso un box interattivo con postazioni video touchscreen virtuali. Attraverso 10 semplici domande il computer ha raccolto le informazioni preliminari su ciascun partecipante che sono poi state oggetto di approfondimento da parte degli orientatori presenti al Polo e sono serviti da stimolo riflessivo per cogliere al meglio le proposte dei vari “angoli esperienziali”. Ogni scheda orientativa ha, infatti, indirizzato gli studenti verso gli specifici angoli esperienziali. In questo modo i ragazzi hanno scoperto la loro capacità di fare impresa con l’aiuto di Serena Cubico e di Maddalena Formicuzzi del Centro Imprenditoria Giovanile dell’Ateneo di Verona affiancate da Luca Guarnieri dell’ufficio Liaison Office, Michele Padovani di iStarter incubatore di impresa e Giulio Fezzi di Phoenix Group. Spazio anche al confronto con Giuseppe Manni e Luigi Mion, imprenditori che hanno saputo trasformare due aziende veronesi in gruppi industriali affermati sui mercati internazionali. La loro presenza all’“Aperitivo con” ha consentito ai partecipanti di scoprire i segreti del successo di imprese capaci di affrontare i problemi complessi che caratterizzano l'odierna direzione aziendale in un contesto economico sempre più incerto. L’angolo dedicato all’orientamento al lavoro, invece, è stato animato da diversi attori del territorio tra cui Cattolica Assicurazioni con il "Progetto di vita. Cattolica per i giovani", iniziativa rivolta ai giovani per accompagnarli nei percorsi di studio, lavoro e partecipazione sociale. Erano presenti Erika Boccardo e Laura Valassi, specialiste di orientamento del progetto. Alla manifestazione hanno preso parte anche gli esperti in counselling della Crui che hanno aiutato i ragazzi ad individuare le soluzioni per uscire da situazioni di disagio e migliorare il proprio stile di vita.