Si è conclusa “La passione per il futuro”, la rassegna cinematografica organizzata dalla Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, in collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, che unisce cinema e lavoro. Venerdì 10 maggio è stato proiettato il film “North Country. Storia di Josey”, tratto da una storia vera di assurda intolleranza.
L’ultima pellicola. Dopo “Le nevi del Kilimangiaro”, del regista marsigliese Robert Guediguain, sensibile ai drammi sociali e capace di dare dignità morale al malessere delle nuove e vecchie generazioni, e la proiezione di due documenti su “Adriano Olivetti – Steve Jobs”, due imprenditori e artisti che hanno cambiato il mondo con le loro scoperte e la loro organizzazione del lavoro, è stato il momento di “North Country. Storia di Josey”, una pellicola della regista neozelandese Niki Caro che vede tra le interpreti la straordinaria Charlize Theron. Il film parla di Jorsey, una giovane madre di due figli che ritorna nel suo paese natale al nord del Minnesota dopo essere fuggita da un marito violento. Per superare le difficoltà economiche decide di iniziare a lavorare in miniera dove però subisce ogni tipo di abuso da parte degli altri lavoratori. Esasperata decide di licenziarsi e di far causa all’azienda. Inizia così la sua difficile battaglia giudiziaria che purtroppo si troverà a fronteggiare da sola, abbandonata sia dalla famiglia che dalle colleghe, vittime degli stessi soprusi. La serata conclusiva è affidata al Coordinamento provinciale donne Fabi di Verona.
La rassegna cinematografica. Giunta alla sua sesta edizione, la rassegna ha l’obiettivo di evidenziare contenuti forti sul sistema lavoro. La nuova edizione ha seguito tre percorsi tematici dedicati rispettivamente ai giovani, alle aziende del futuro e alle donne. Un percorso che ha permesso il confronto con diverse realtà lavorative, di insegnare più etica ad entrambi i sessi e di assimilare le visioni di personaggi illuminati. L’auspicio della Federazione autonoma bancari italiani e dell’Ateneo scaligero è che ai giovani non manchi mai “la passione per il futuro”.