Fabio Testa, 25enne studente di Giurisprudenza all’università di Verona, gioca con la nazionale italiana di hockey inline che quest’estate ha portato a casa una medaglia d’argento ai World Games. I World Games sono una manifestazione sportiva che comprende competizioni di molte discipline atletiche non inserite nei giochi olimpici. Quest’anno, giunta alla sua nona edizione, si è svolta a Santiago de Cali in Colombia. Un mese emozionante per il giovane studente che, dal 12 al 22 luglio, ha partecipato anche ai mondiali negli Stati Uniti ad Anaheim. Fabio, tra i più giovani nella squadra azzurra, durante l’anno si allena con i Diavoli Vicenza, vice campioni d’Italia.
Era la prima volta che partecipavi ai World Games? È stato emozionante? “Si, era la prima volta che partecipavo ai World Games ed è stata una grande emozione. In totale c’erano quasi 5000 atleti divisi in circa 30 discipline, ad ogni partita c’erano gli stadi pieni e un pubblico di quasi 4000 persone. Una cerimonia di apertura con 40.000 persone non si dimentica facilmente”.
Come riesci a conciliare studio e sport? “Non è sempre facile portare avanti due impegni così gravosi. Ho dovuto fare delle rinunce privilegiando a volte lo sport a volte lo studio. Per proseguire con gli esami ad esempio già cinque volte ho dovuto dire no alla convocazione in nazionale, suscitando anche qualche rimprovero. Sport e studio comunque non si escludono sempre l’un l’altro. Lo sport mi ha insegnato a mettere passione in tutto quello che faccio, mi ha trasmesso i valori della determinazione e della disciplina che sono di grande aiuto non solo nelle competizioni sportive ma in generale nella vita. Alla base di tutto comunque non deve mai mancare una buona organizzazione”.
Nel tuo futuro vedi lo sport o il diritto? “So che non si vive di solo hockey in Italia purtroppo, ma ora che sono arrivato alla fine degli studi sto pensando sempre più di voler svolgere una professione che mi faccia rimanere legato allo sport. Mi piacerebbe ad esempio fare il procuratore sportivo, poter unire così la passione per lo sport e quella per il diritto”.
I prossimi appuntamenti importanti per Fabio ora sono nel nostro ateneo per fare gli ultimi esami.