“Non servono competenze nuove, è necessaria la riscoperta di competenze tradizionali che ora diventano ancora più importanti. Dal punto di vista personale quello che conta è la capacità di lavorare in società complesse. Integrarsi, lavorare bene con gli altri e con sana competitività che significa vincere, ma con tutto il team. Caratteristiche che aggiungono valore ad un backgruond formativo di alto livello”. Questo il consiglio che Paolo Cornetta, responsabile delle risorse umane di Unicredit Group, ha dato agli studenti del corso di laurea magistrale in “Economics” in occasione della lezione inaugurale della quinta edizione del corso.
Un pubblico di universitari composto dalle 28 nuove leve internazionali del corso di laurea magistrale, partito lo scorso primo ottobre e da numerosi colleghi che non hanno voluto perdere l’occasione di scoprire quali sono i profili professionali più ricercati nel settore bancario oggi e quali le competenze richieste nel prossimo futuro.“Gli studenti e i giovani – ha spiegato Cornetta – devono sapere che il mercato del lavoro sta cambiando molto velocemente. Cambiano i modelli organizzativi con cui le aziende lavorano. Per questo il loro modo di posizionarsi dovrà partire dalla capacità di adattarsi a questo. Le organizzazioni sono diventate meno strutturate dal punto di vista gerarchico, ma più complesse per lavorarci dentro, quindi una persona che riesca a generare energia positiva e coinvolgimento nei colleghi ha certamente delle armi in più. Fatto salvo il background formativo che deve essere di primo ordine. In ogni piano di assunzione i primi screening sono basati sul curriculum vitae, le altre competenze vengono subito dopo”.
All’incontro hanno partecipato Claudio Zoli, referente del corso di laurea magistrale, Francesco Rossi, presidente del collegio didattico di Economia e commercio e Giam Pietro Cipriani, docente di Economia polititica e delegato del rettore al Bilancio, efficienza, efficacia. Dopo un excursus sulle prospettive del mercato bancario, Cornetta ha condotto un’analisi dei modelli critici e di quelli macroeconomici che hanno influenzato l’evoluzione di questi ultimi anni del mercato bancario, anche alla luce della crisi finanziaria. “La lezione – ha aggiunto Zoli – è stata di grande rilevanza per gli studenti che si sono iscritti al corso magistrale di “Economics”. Hanno avuto risposta a numerosi dei quesiti che riguardano il loro futuro inserimento nel mercato del lavoro. Il corso, infatti, cerca di sviluppare competenze tecniche e scientifiche, la capacità di lavorare in team e di sviluppare relazioni con il mercato del lavoro. Cerchiamo studenti che abbiano una prospettiva internazionale e che vogliono sviluppare la propria attività professionale guarda".
Il corso di laurea magistrale in Economics, giunto quest’anno alla quinta edizione, è stato il primo di ateneo ad essere sviluppato interamente in lingua inglese. Rivolto a studenti provenienti da università di tutto il mondo, offre un’adeguata preparazione nell’ambito delle scienze economiche per formare figure professionali in grado di operare sia nel settore privato che in quello pubblico. Grazie alla lingua veicolo e alla qualità della preparazione che si prefigge di soddisfare gli standard internazionali, il laureato magistrale in “Economics” sarà in grado di competere per posizioni lavorative di responsabilità anche in ambito europeo. Il corso si contraddistingue per un’impostazione generalista, per l’attenzione agli aspetti metodologici e applicativi nell’ambito delle scienze economiche. Il laureato sarà quindi in possesso degli strumenti matematici ed analitici necessari per l’uso e l’interpretazione dei dati e avrà conoscenze economiche, teoriche ed applicate, volte alla soluzione dei problemi del territorio e dei mercati e le conoscenze amministrative e aziendali per individuare e comprendere i problemi di gestione del rischio e i temi della governance societaria. Il corso si rivolge ai soli studenti in possesso di una laurea in Scienze Economiche e agli studenti con preparazione in scienze politiche, ingegneria, matematica, statistica ed altre discipline, intenzionati a comprendere i fenomeni economici in maggiore profondità.
Ascolta le interviste a Paolo Cornetta e a Claudio Zoli realizzate dalla redazione di Fuoriaula Network
04.12.2013