Alcune osservazioni filosofiche possono sollevare interessanti questioni neuroscientifiche. Questo è il caso della cosiddetta “illusione di Aristotele”. Nel gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze neurologiche e del movimento dell’ateneo diretto da Marina Bentivoglio, un team guidato da Michele Tinazzi e da Mirta Fiorio ha applicato in modo del tutto nuovo ed originale l’illusione di Aristotele in pazienti con distonia focale della mano. La ricerca ha ricevuto un importante riconoscimento dalla Società italiana di neurologia.
L’illusione di Aristotele e la distonia focale. Nella Metafisica, Aristotele descrive un fenomeno illusorio che si verifica quando, ad occhi chiusi, incrociamo le dita e le portiamo a contatto con un oggetto; in questo caso si ha l’illusione di percepire due oggetti. Questa percezione illusoria tattile si verifica perché la posizione insolita del corpo assunta quando si incrociano le dita causa una distorsione nella percezione di uno stimolo fisico ed è legata al modo in cui il cervello elabora le informazioni che provengono dalla cute dei polpastrelli.
Come applicare allora questo concetto filosofico alla distonia focale? La distonia è una forma di disordine del movimento che può colpire diverse parti del corpo ed ha una natura neurologica. Nel caso della distonia focale della mano si può ipotizzare che il modo con cui le dita esplorano gli oggetti del mondo esterno possa essere alterato dalla presenza del sintomo motorio. “Abbiamo pensato di utilizzare l’illusione di Aristotele per studiare in modo nuovo la funzione tattile nei pazienti con distonia – spiega Tinazzi – infatti, anche se è stata poco studiata dal punto di vista scientifico, questa illusione può dare informazioni importanti sul modo in cui le nostre mani, le dita in particolare, esplorano gli oggetti del mondo esterno e, così facendo, costruiscono mappe di rappresentazione nel nostro cervello”.
Il riconoscimento della Società italiana di Neurologia. La ricerca è stata pubblicata su Brain, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali di neurologia, ed ha ricevuto un importante premio dalla Società italiana di neurologia e in particolare dall’associazione italiana per la ricerca sulla distonia in occasione del proprio ventennale dalla fondazione. Il riconoscimento è stato consegnato durante la cerimonia di apertura del congresso della Sin che si è tenuta a Roma il 2 novembre. Il premio, consistente in una pergamena e nella somma di 2 mila euro, è stato consegnato a Michele Tinazzi e Mirta Fiorio da Paolo Corsi, presidente dell’associazione italiana per la ricerca sulla distonia “È una grande soddisfazione per me e per tutto il gruppo di ricerca che ha lavorato a questo progetto” conclude Fiorio.
20/12/2013