La storia dell’enigmatica vita dell’artista di Castelfranco Veneto attraverso i racconti di molti suoi dipinti e delle musiche che hanno fatto da colonna sonora nella sua vita. Si tratta di “Indagine su Giorgione”, il film documentario realizzato da Enrico Dal Pozzolo, docente di storia dell’arte moderna. Prodotta da Rai5 in vista del prossimo passaggio televisivo, l’opera vanta la regia di Nino Criscenti e la direzione musicale del liutista Terrel Stone. “Un tentativo esemplare di collaborazione tra ricerca e divulgazione” ha commentato Gian Paolo Romagnani, direttore del Dipartimento di Tempo, spazio, immagine e società dell’ateneo, in occasione della presentazione al Polo Zanotto. Rendendola accessibile al grande pubblico, l’autore ha, infatti, ricostruito con grande perizia l’enigmatica vita dell’artista di Castelfranco Veneto passando in rassegna molti suoi dipinti e musiche. “L’impostazione – ha spiegato Dal Pozzolo -è stata da subito centrata sulla volontà di dire ciò che non era mai stato sottolineato, ossia che Giorgione non fu solo un pittore, ma anche un suonatore di liuto, ruolo che gli permise di entrare nei circuiti più alti della società veneziana”.
Il progetto. L’indagine storico-artistica è frutto della mostra dedicata a Giorgione tenutasi dal dicembre 2009 all’aprile 2010 a Castelfranco Veneto, curata dallo stesso Dal Pozzolo in collaborazione con Lionello Puppi e Antonio Paolucci. “Terminata l’esposizione – ha riferito l’autore – sono riuscito ad avere un finanziamento dall’amministrazione che mi ha consentito di filmare i materiali originali. Inoltre, tenendo molto a questa iniziativa il regista Nino Criscenti è stato in grado di ottenere un cofinanziamento di Rai5”. Il tutto, unito a passione e competenza, ha permesso la realizzazione di un viaggio nella Venezia del tempo, ripercorrendo i luoghi e gli edifici che hanno attestato la presenza di un personaggio dalle note biografiche misteriose come Giorgione.
Immagini e musica. Come testimoniò il Vasari, l’artista di Castelfranco non fu soltanto maestro di pittura. Il suo interesse toccò anche la musica, dimensione che Dal Pozzolo ha deciso di rendere parte integrante del suo documentario. “La cosa sorprendente è che molti brani di Giorgione presentano delle correlazioni tematiche con i dipinti; è possibile, infatti, guardare un suo quadro percependo come veniva avvertito dal punto di vista musicale e, viceversa, ascoltare uno dei suoi motivi immaginando i protagonisti attraverso le immagini raffigurate dal pittore”. L’ultimo brano del film, tuttavia, non fu composto da Giorgione, ma da Bartolomeo Tromboncino su un testo di Francesco Petrarca, il quale subito dopo la morte dell’amata, si interrogava sul senso della vita. “L’avevo immaginata come una canzone all’epoca molto famosa che Giorgione poteva aver ricordato durante il suo ultimo tragitto verso il Lazzaretto Vecchio consegnandosi alla morte” ha concluso Dal Pozzolo. Un’opera multimediale, dunque, in cui musica e pittura risultano strettamente connesse.
Ascolta l'intervista a Enrico Dal Pozzolo realizzata dalla redazione di Fan.
23/12/2013