“Se il gioco diventa un azzardo: infiltrazioni criminali e costi economico-sociali”. È questo il titolo dell’incontro che si è tenuto giovedì 30 gennaio nell’aula T1 del Polo Zanotto, seconda tappa di una serie di appuntamenti organizzati dal Coordinamento associazioni veronesi “Verso il 21 marzo”, l’Università di Verona e il Consiglio degli studenti universitari, per avvicinare la cittadinanza alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che sarà celebrata in città il prossimo 21 marzo . Coordinati da Angiola Petronio, giornalista del Corriere di Verona, interverranno Filippo Torrigiani dell’Associazione nazionale degli enti locali antimafia, Avviso Pubblico” e autore del libro "Nel paese dei balocchi", Paolo Vanzini psichiatra e coordinatore della cooperativa sociale Self-help e Paola Tedeschi del Movimento Consumatori.
L’incontro è stato l’occasione per riflettere sui rischi di infiltrazione della criminalità nel territorio e per conoscere i costi economici e sociali legati ad una sempre più diffusa ludopatia, anche nel Veronese. Sono infatti 800.000 gli italiani affetti da gioco d'azzardo patologico che hanno chiesto aiuto, un numero che secondo le utlime stime sembra destinato a crescere. Il costo medio annuo per le cure di un malato patologico si aggira sui 38.000 euro, senza contare l'impoverimento che la patologia causa nelle famiglie, il disagio sociale che ne consegue e l’aumento della criminalità e dell’insicurezza nelle città.
27.01.2014