Venerdì 28 marzo, alle 11, il dipartimento di Lingue e letterature straniere ha inaugurato la biblioteca intitolata a Walter Busch, docente di Letteratura tedesca dell’ateneo, scomparso il 28 marzo 2013. Con un gesto generoso e lungimirante Walter Busch ha donato la sua biblioteca privata al dipartimento. È una biblioteca cresciuta nel corso degli anni di studio e insegnamento e contempla testi importanti, talvolta edizioni rare e pregiate, che integrano e arricchiscono il patrimonio libraio già esistente a Verona, in particolare quello relativo alla letteratura tedesca, l’estetica, la filosofia e l’arte. “Nella biblioteca “Walter Busch” i libri del professore continuano la sua missione di studioso e insegnante attento, curioso, aperto, sempre disposto al dialogo – hanno spiegato la direttrice del dipartimento Roberta Facchinetti e Isolde Schiffermüller, docente di Letteratura tedesca dell’ateneo -. Auspichiamo che la biblioteca a lui intitolata diventi un punto vivo di scambio di idee, un fulcro da cui nascono e in cui si approfondiscono nuovi percorsi di ricerca per docenti, studenti e per chiunque sia amante del sapere e della cultura”.
La biblioteca. I volumi raccolti nella biblioteca spaziano dal Barocco alla letteratura contemporanea, quasi tutti in lingua tedesca; non solo testi di critica, ma molte opere di letteratura primaria, quasi che Walter Busch volesse, e ribadisse oggi attraverso i suoi libri, di voler sentire gli autori stessi senza l’ausilio di mediazioni e interpretazioni. Nel complesso i volumi portano alla luce gli interessi principali del professor Busch, che non si limitano ai classici del canone letterario (in particolare Goethe, Kleist, Heine, Mann, Brecht, Döblin, Kafka, Benn e Rilke) e del canone filosofico/estetico del Novecento (Nietzsche, Benjamin, Adorno, Horkheimer, Marcuse e Bloch in particolare), ma che rivelano la sua attenzione anche nei confronti di quella che, adottando un termine di Hannah Arendt, potremmo chiamare la “tradizione nascosta”, si pensi ad esempio alle voci ebraiche. La varietà delle voci e dei temi rappresentati mostra inoltre la poliedricità dei campi di ricerca da lui seguiti, che spaziano dalla memorialistica e dai carteggi attraverso la riflessione sociologica e storica alla filosofia.
Walter Busch è stato professore ordinario di Letteratura tedesca all’università di Verona. Ha studiato Letteratura, filosofia e storia alle università di Marburg e Francoforte. Ha conseguito l’abilitazione a professore universitario all’università di Marburg. Ha insegnato nelle università di Amburgo, Francoforte e Trento. I suoi temi di ricerca principali sono la lirica moderna, la letteratura d’esilio e la storia.Accanto a numerosi saggi su Rilke, Kleist, Nietzsche, Kafka, Brecht e Nelly Sachs è autore dei seguenti volumi: Cäsarismuskritik und epische Historik. Zur politischen Ästhetik von Bertolt Brecht, Lang 1982; Bertolt Brecht, Furcht und Elend des Dritten Reiches, Diesterweg 1986; Grimmelshausens “Simplizissimus Teutsch”, Diesterweg 1986; Bild, Gebärde, Zeugenschaft. Studien zur Poetik von Rainer Maria Rilke, Sturzflüge/Studienverlag 2004. Ha inoltre curato i seguenti volumi: Erich Auerbachs Lektüre der Moderne (Klostermann 1998); Max Kommerell, Leben/Werk/Aktualität (Wallstein 2003); W.G. Sebald: Storia della distruzione e memoria letteraria (Carocci 2005); con Isolde Schiffermüller e Milena Massalongo La malattia tra sintomo e simbolo. Racconti, immagini e luoghi di cura nelle letteratura tedesca (Cierre Grafica Edizioni 2011); con Chiara Conterno Weibliche jüdische Stimmen deutscher Lyrik aus der Zeit von Verfolgung und Exil, Könighause&Neumann 2012.
31.03.2014