Dagli Scaligeri ai Visconti, passando poi dalla repubblica di Venezia fino agli austriaci. Le fortificazioni di Verona raccontano una storia che attraversa i secoli e le diverse dominazioni della città scaligera. Per ripercorrere le varie fasi del sistema difensivo veronese martedì 13 maggio alle 17.30 nell’aula 1.1 del polo Zanotto si terrà una conversazione con Luca Porto, dottore di ricerca in Storia della società europea all’ateneo, e Luca Trevisan, docente di Storia dell’architettura contemporanea all’università Ca’ Foscari di Venezia, dal titolo "Le fortificazioni a Verona nel Cinquecento". L’incontro sarà introdotto da Loredana Olivato, docente di Storia dell’arte moderna dell’università. Recentemente, infatti, sono stati scoperti documenti inediti che trattano non solo di Sanmicheli ma di altri architetti e ingegneri della sua cerchia quali i Dalli Pontoni, Cristoforo Sorte, i Brugnoli impegnati nelle fortificazioni veronesi. Dalla documentazione pare che lo stesso Andrea Palladio abbia contribuito alla cinta muraria della città scaligera.
L’incontro si inserisce nel contesto del ciclo “Parliamo di Rinascimento: Verona al tempo di Michele Sanmicheli e di Andrea Palladio” organizzato dal dipartimento Tempo, spazio, immagine e scoietà in collaborazione con il Comune di Verona e ispirato dalla prossima mostra su Paolo Veronese a Verona. Un ciclo di lezioni dedicate alla cultura artistica, architettura in primis ma anche grafica e fonti, di uno dei periodi storici fra i più significativi e fecondi del territorio veronese. In quegli stessi anni infatti si stava modificando la struttura urbana, si mettevano in rapporto le voci locali con le più aggiornate presenze che venivano affacciandosi sulle sponde dell’Adige e si creavano contatti importanti con quanto avveniva nei più aggiornati centri italiani come Firenze e Roma. Durante gli incontri verranno illustrati al pubblico anche studi recenti per dimostrare la centralità della città scaligera nel contesto non solo veneto ma anche rinascimentale.
09.05.2014