Negli ultimi anni si è discusso molto sul tema delle quote rosa e sulle discriminazioni sul luogo di lavoro. Per trattare di pregiudizi che ancora oggi resistono e della situazione attuale, in particolare nel campo della magistratura, si terrà lunedì 26 maggio, alle 15, nell’aula magna del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università il convegno “Donne in magistratura. Fra conquista di genere e progresso della giustizia”. Il convegno, organizzato dal dipartimento e dai club di Verona e di Mantova dell’associazione Soroptimist international d’Italia, conferisce 1 Cfu in ambito D agli studenti di Giurisprudenza che parteciperanno ed è accreditato per 3 Cf dall’Ordine degli avvocati di Verona.
Il programma. Dopo i saluti delle autorità e di Margherita Frigo Sorbini e Renata Casarin Mantovanelli, presidenti dei club di Verona e di Mantova di Soroptimist international d’Italia, Cecilia Pedrazza Gorlero, ricercatrice in Storia del diritto medievale e moderno di ateneo, introdurrà i temi del pomeriggio con l’intervento “La parità di genere fra limiti e autolimite”. Giovanni Rossi, ordinario di Storia del diritto medievale e moderno all’università, spiegherà le “Declinazioni moderne di un pregiudizio antico: l’esclusione delle donne dalle professioni legali”. A seguire Anna Maria Isastia, presidente nazionale del Soroptimist international d’Italia, illustrerà il tema delle “Donne in magistratura: dall’esclusione alle pari opportunità". “Cultura di genere: discriminazione e violenza” sarà il titolo dell’intervento di Graziana Campanato, presidente della Corte d’appello di Brescia. A chiudere i lavori sarà Donata Gottardi, direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche, che parlerà di “Parità e pari opportunità: luci e ombre”.
22.05.2014