Il 10 aprile scorso la Corte di Giustizia ha condannato l’Italia per non aver realizzato reti fognarie in 8 agglomerati lombardi e per il mancato trattamento delle acque reflue urbane in altri 33 agglomerati di altre 11 regioni italiane. Secondo gli addetti ai lavori il fabbisogno di investimento per il servizio di depurazione ammonterebbe a circa 30 miliardi di euro nei prossimi 30 anni, pari al 46% degli investimenti totali per l’adeguamento del Servizio Idrico Integrato agli standard richiesti dalle direttive europee. Per dare una risposta agli input che arrivano dall’Europa sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale degli impianti di depurazione e i costi del servizio idrico nasce “EcoSTP2014-Ecotechnologies for Wastewater Treatment”, evento mondiale dedicato al trattamento delle acque reflue che si terrà a Verona dal 23 al 27 giugno.
La conferenza internazionale è stata presentata in Ateneo il 27 maggio da Mario Pezzotti, delegato del rettore alla Ricerca, Francesco Fatone, ricercatore di Impianti Chimici di Ateneo, Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, Alberto Tomei, presidente di Azienda Gardesana Servizi, Angelo Crespo, presidente di Depurazioni Benacensi, Luciano Franchini, direttore del Consiglio di Bacino Veronese, e Paolo Rocca, direttore tecnico di Arpav. Tra i partecipanti anche Loretta Zuliani del Banco Popolare, Luca Scappini, presidente dell’Ordine Ingegneri di Verona e Pietro Calzavara, presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della provincia di Verona.
“L’Università di Verona – spiega Pezzotti – ha avuto il ruolo fondamentale di collante per tutto il territorio, creando un network all’avanguardia tra scienziati e operatori del settore. Tutto ciò in futuro ci permetterà di percorrere le stesse strade in altri ambiti, scienze e culture. L’ateneo scaligero ha da sempre, fra i suoi obiettivi, quello di collaborare con gli enti del territorio, concetto che in quest’occasione si esprime al massimo. Tutti gli operatori del territorio sono soddisfatti di questa iniziativa e della programmazione successiva che si realizzerà in maniera molto concreta”.
Ecostp 2014. Oltre 250 tra scienziati e addetti ai lavori provenienti da 41 Paesi parleranno di risparmio energetico, applicazione e sviluppo di innovazioni tecnologiche con minimo impatto sull’ambiente, riduzione di emissioni gas serra, recupero di energia rinnovabile, biogas e bioidrogeno e di materia (bioplastiche) recuperabile dalle acque reflue. Il tutto attraverso la descrizione casi pilota, best practices e impianti dimostrativi. I risultati sono concreti, numerosi e spendibili non solo di fronte agli addetti ai lavori, ma davanti ad una società sempre più attenta al risparmio energetico, sempre più sensibile alla cura dell’ambiente, nostro bene comune. Emblematica una delle attività di ricerca in corso nei laboratori del dipartimento di Biotecnologie di ateneo, dove lavorano due bioreattori: uno produce gas metano, l’altro accumula bioplastica. In quel laboratorio dalle acque di scarico si ricavano plastiche biodegradabili.
Il programma dettagliato è consultabile sul sito www.ecostp.org
Ascolta le interviste a Mario Pezzotti e a Francesco Fatone
28.05.2014