L’università di Verona seconda tra i grandi atenei per la qualità della ricerca sui prodotti attesi. Ad affermarlo sono i risultati dell’ultima indagine Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, che classifica Verona al secondo posto tra i grandi atenei italiani con un “fattore correttivo kr” del 34,42%. Il fattore kr è l’incremento percentuale che l’Anvur ha calcolato mettendo in rapporto i prodotti della ricerca attesi e la loro valutazione. Tale miglioramento percentuale nella qualità della ricerca si traduce, infatti, in un prestigioso risultato che consente all’ateneo di Verona di incrementare del 20% il limite massimo potenziale di attività didattica per i prossimi cinque anni accademici, nel rispetto dei requisiti minimi previsti per la docenza e della disponibilità finanziaria.
"Come confermano gli ultimi dati dell’Anvur – spiega Mario Pezzotti, delegato del rettore alla Ricerca – nell'università è l'eccellenza della ricerca che traina la didattica e la formazione: un'ottima attività di ricerca è il presupposto per poter erogare un maggior numero di corsi di qualità". L’ateneo scaligero, secondo a Siena che guadagna la prima posizione, precede gli atenei Milano Bicocca, Padova, Politecnico di Milano, Bologna e il Politecnico di Torino. In particolare: considerando 100 la quantità della ricerca prodotta negli atenei italiani fra il 2004 e il 2010, l’Anvur ha attribuito all’ateneo scaligero – classificato tra le grandi università per la quantità dei prodotti di ricerca attesi – un peso sul totale nazionale dell’1,265%. Sull’indotto che questi prodotti attesi hanno generato (finanziamenti nazionali, internazionali, cofinanziamenti di ateneo, attività per conto terzi, brevetti, spin-off, mobilità internazionale, siti archeologici e altre attività di terza missione) l’università di Verona ha conseguito una valutazione di eccellenza pari all’1,7% del sistema nazionale. Un miglioramento percentuale nella qualità della ricerca attesa (dall’1,26% all’1,7%) che si traduce in un prestigioso risultato dell'indicatore kr e che dà così modo all’ateneo di Verona di incrementare il limite massimo potenziale di attività didattica per il prossimo quinquennio.
03.06.2014