Cosa può fare un cittadino nel caso in cui un farmaco, un cosmetico acquistato in farmacia o un integratore provochino una reazione avversa? E in che modo il farmacista può essere d’aiuto nel fornire informazioni sui farmaci e le loro interazioni o reazioni avverse o sulla mancata efficacia e nel raccogliere e trasmettere la segnalazione della reazione avversa? A queste domande hanno voluto dare risposta il Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Veneto e Federfarma Veneto, realizzando il progetto Vigirete – Rete Regionale di Farmacie attive in Farmacovigilanza, patrocinato dal Servizio Farmaceutico della Regione Veneto e dalla Consulta Regionale dell’Ordine dei Farmacisti.
Il progetto è stato presentato a Venezia dal presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi e dal responsabile scientifico del Centro Regionale di Farmacovigilanza – Aoui Verona, Roberto Leone.
Vigirete, alla quale le farmacie della Regione Veneto possono già aderire dallo scorso 16 giugno e che sarà attiva a partire dal prossimo 3 novembre, ha come obiettivi il rafforzamento della comunicazione tra cittadini e farmacisti, intesa come strumento di efficacia e sicurezza terapeutica; il miglioramento dell’informazione sull’uso appropriato dei farmaci; la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della segnalazione spontanea delle reazioni avverse; l’aumento delle conoscenze, da parte dei farmacisti, sul profilo di sicurezza dei farmaci.
Le farmacie che aderiranno a Vigirete (600 al massimo in questa prima fase del progetto) saranno riconoscibili grazie a un bollino e a una locandina. I cittadini interessati riceveranno un opuscolo informativo e una scheda da compilare in caso di reazioni avverse, da consegnare in farmacia inserendola in un’apposita scatola. Vigirete consentirà, inoltre, ai farmacisti aderenti di accedere a due corsi di formazione a distanza, sulla farmacovigilanza e la compilazione delle schede, e al portale www.vigirete.it sul quale potranno reperire informazioni sulle reazioni avverse più frequenti, sulle interazioni tra farmaci e tra farmaci e cibi, sui farmaci bioequivalenti e biosimilari, indicazioni sulle corrette strategie di comunicazione relative a varie tematiche e un forum all’interno del quale dialogare con i responsabili regionali della farmacovigilanza e con i colleghi.
"Vigirete è un progetto molto importante, che ci rende orgogliosi e che sottolinea, una volta ancora, l’importanza della figura del farmacista all’interno del Servizio sanitario nazionale – sottolinea il presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi – Non dimentichiamo, infatti, che quello della segnalazione delle reazioni avverse è un obbligo dei farmacisti. Il progetto ha come obiettivo quello di coinvolgere in modo più attivo i cittadini, rendendoli così anche più attenti e consapevoli nell’uso dei farmaci. I dati raccolti attraverso Vigirete – ricorda – saranno poi inseriti in uno studio che fornirà le percentuali delle reazioni avverse e informazioni relative alla loro tipologia. In questo modo, si avrà una sempre migliore conoscenza dei farmaci e si potranno evitare molti danni”.
“Vigirete – spiega il responsabile scientifico del Centro Regionale di Farmacovigilanza, Roberto Leone – è la nuova rete regionale di Farmacie attive in Farmacovigilanza i cui punti chiave sono l’informazione e la comunicazione con il cittadino sulla gestione complessiva del farmaco, in particolare sul suo uso corretto e appropriato. Una serie di strumenti informativi, comunicativi e di supporto saranno messi a disposizione delle farmacie per la creazione di questa rete, in particolare un sito che il farmacista potrà consultare per essere costantemente aggiornato sul profilo di sicurezza dei farmaci. Vigirete è il nuovo modo per essere sempre informati sulle principali tematiche di farmacovigilanza”.
Sul fronte della Farmacovigilanza, ha ricordato Roberto Leone, il Veneto è la quinta regione italiana, dopo la Lombardia, la Toscana, la Campania e il Piemonte, con 3400 segnalazioni nel 2013 sulle 40mila nazionali. Aumentare la conoscenza delle reazioni avverse dei farmaci è molto importante, hanno ribadito Leone e Fontanesi, se pensiamo che il 10% dei pazienti trattati con farmaci ha reazioni avverse, circa il 5% dei ricoveri ospedalieri è dovuto a reazioni avverse , tra il 6 e il 15% dei pazienti ricoverati in ospedale ha una reazione avversa e che le reazioni avverse dei farmaci sono la quinta causa di decesso in ospedale. Ogni anno, in Europa, si contano 197mila decessi dovuti alle reazioni avverse, per un costo complessivo di 79 miliardi di euro. Per i cittadini e i farmacisti interessati a scoprire di più sul progetto.
30/09/2014