Perché l’Italia è così in ritardo nella comunicazione di se stessa come sistema paese? Dove nasce la criticità nel veicolare la propria immagine pubblica? Le cause sono da ricercarsi nella sua storia? Con queste domande Alessandro Papini, docente di Comunicazione politica e nuovi media all'università Iulm di Milano, ha aperto l’incontro di presentazione del suo libro “Post-comunicazione. Istituzioni, società e immagine pubblica nell’età delle reti”. L’autore del libro è stato ospite mercoledì 3 dicembre, alle 10, al Polo Zanotto durante la lezione di Mario Magagnino,docente di Comunicazione d’impresa all’Università di Verona e allo Iusve e presidente dell’Osservatorio monografie istituzionali d’impresa. L’incontro è stato organizzato dall’Università degli Studi di Verona e dall’Osservatorio monografie istituzionali d’impresa.
Alessandro Papini ha ripercorso l’evoluzione della comunicazione delle pubbliche amministrazioni dall'epoca fascista, dove comunicare significava fare propaganda, fino ai giorni nostri, in cui internet consente nuove possibilità comunicative su cui le pubbliche amministrazioni non sono ancora preparate. “Alla crisi economica – spiega Alessandro Papini – si aggiunge la crisi politica, comunicativa, di budget e di competenze tecniche e in un sistema critico si inserisce una nuova componente, internet, che integra la comunicazione tradizionale. Un paese che non comunica su internet è un paese non presente a livello mondiale. Oggi la post-comunicazione è quell’insieme di superfici comunicative e ambienti di interazione generati dalle nuove tecnologie, che sta oggi diventando il moderno paradigma relazionale verso cui individui e società moderne adeguano comportamenti e stili di vita”.
Ascolta l'intervista ad Alessandro Papini realizzata dalla redazione di FuoriAulaNetwork
09.12.2014