La scelta del vino può dire molto di chi lo beve, del suo carattere, delle sue abitudini. Il Vinitaly è stato lo scenario per un’indagine condotta dall’Osservatorio sui Consumi delle Famiglie del dipartimento TeSIS. Su commissione del Movimento Turismo del Vino Lombardia i ricercatori dell’ateneo hanno condotto un’indagine tra i visitatori del Padiglione Lombardia per tracciare i significati simbolici che vengono associati al vino.
“Il vino rosso”, spiega Debora Viviani, ricercatrice dell'Osservatorio, “è più frequentemente associato al racconto del territorio e attraverso i suoi sapori e i suoi profumi rimanda alla cultura materiale del luogo che lo esprime. Il bianco è tendenzialmente associato a momenti ludici più semplici e con minore coinvolgimento da parte di chi lo propone”.
Un altro aspetto emerso dall’indagine è che la crisi ha modificato le abitudini di consumo: la prima cosa che si ricerca è la qualità e si è disposti a bere meno ma meglio. Si cerca quindi una qualità più elevata, in linea con una tendenza più generale che caratterizza tutto il mondo del food. “Per quanto riguarda l’età dei consumatori”, aggiunge Debora Viviani, “la nostra indagine ha rivelato che i giovani sono più orientati al consumo di vino bianco, mentre con l’aumento dell’età cresce anche la propensione al vino rosso”.
02.04.2015