Il 12 aprile torna Run4Science, il più grande e importante evento scientifico basato sullo studio di maratoneti non professionisti, organizzato dal dipartimento di Scienze neurologiche e del movimento, attraverso Scienze motorie e Centro per la preparazione alla maratona, con il patrocinio del Comune di Verona. L’iniziativa è stata presentata, durante la conferenza stampa, tenutasi venerdì 10 aprile nella sede di Scienze motorie di via Casorati, da Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze motorie e responsabile del progetto Run4Science, Antonio Cevese, professore di Fisiologia applicata a Scienze motorie, Paola Zamparo, docente di Biomeccanica del movimento e dello sport a Scienze Motorie, Cantor Tarperi, coordinatore del Centro per la preparazione alla maratona e Gennaro Boccia, ricercatore dell’università di Torino.
Run4Science, diretto scientificamente da Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze motorie, e coordinato da Cantor Tarperi del Centro maratona, nasce nel 2014 con l’idea di approfondire tutti gli aspetti che riguardano la corsa per affinare conoscenze, competenze e strumenti al fine di capire meglio come l’organismo di persone normali che fanno della corsa la propria passione sportiva con una finalità non agonistica, risponde allo sforzo dal punto di vista muscolare, cardiovascolare, psicologico, e come avviene il recupero post gara.
L’iniziativa prevede una gara di maratona e una di mezza maratona, rispettivamente 42 e 21 chilometri, su un percorso che va dalla sede di Scienze motorie in via Casorati alla frazione di Montorio, e ritorno. I 130 partecipanti, che domenica correranno per la scienza, hanno iniziato ad allenarsi in modo specifico da tre mesi e saranno sottoposti a una serie di misure utili alla ricerca declinate in 8 protocolli di studio.
La passata edizione ha privilegiato soprattutto lo studio del rendimento muscolare, quest’anno, l’organo su cui si concentrerà maggiormente l’attenzione sarà il cervello, che gioca un rilevante ruolo nelle performance fisiche. La mezza maratona vedrà anche la presenza di un gruppo di soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1 (diabete giovanile), e quindi offrirà informazioni utili a tutti i portatori di questo tipo di patologia.
Sulla scia delle ricerche effettuate, degli importanti risultati scientifici ottenuti, delle sinergie in essere, Run4Science 2015 consolida le collaborazioni con il dipartimento di Scienze della vita e della riproduzione dell’ateneo di Verona (Giancesare Guidi), l’università di Roma Foro Italico (Maria Francesca Piacentini), laStatale di Milano (Antonio La Torre), l’università di Torino (Alberto Rainoldi) e l’università di Parma (Giuseppe Lippi), e coinvolge ex novo l’università di Brescia, con Claudio Orizio che proporrà un protocollo per la valutazione del controllo motorio di precisione, e l’università di Kent (UK) con Samuele Marcora, uno dei massimi esperti mondiali degli aspetti percettivi legati allo sforzo prolungato. Nuovi impulsi che andranno a valorizzare gli studi sulla percezione dello sforzo, e quelli di algometria e adattamento al dolore di Pietro Trabucchi, docente di psicologia a Scienze motorie.
“Run4Science 2015 – ha spiegato Schena – apre una nuova strada nella ricerca applicata allo sport per tutti, perché anche atleti che non hanno un palmares con prestazioni di eccellenza, purché allenati in modo specifico, sono in grado di gestire una maratona”.
“Questa iniziativa – ha commentato Cevese – nata all’interno del Centro per la maratona e concretizzatasi in un progetto di notevole spessore scientifico offre, attraverso le ricerche di base e applicate, una serie di stimoli e spunti importanti per la scienza, in un legame diretto con il territorio locale”.
“Gli studenti avranno occasione di vedere e sperimentare la scienza in azione”, la chiosa di Zamparo.
10/04/2015