Presentati a Expo i primi risultati di Pomorete, progetto di ricerca sulle reti d’impresa condotto dal dipartimento di Economia aziendale di ateneo, in collaborazione con il Gruppo Banco Popolare. Pomorete è un caso emblematico delle reti di impresa di nuova generazione. Situata nella provincia di Piacenza, raccoglie 15 aziende della filiera del pomodoro, dallo studio del terreno, fino alla logistica dei trasporti.
La sfida del progetto, curato da Cecilia Rossignoli, docente di Organizzazione aziendale insieme a Alessandro Zardini e Francesca Ricciardi è quella di sfruttare al meglio le potenzialità della rete d’impresa, sia a livello di competitività, sia a livello di gestione del business.
Pomorete, presieduta da Dario Squeri, raccoglie 15 aziende (tutte aderenti a Confapindustria) ha un fatturato di circa 600 milioni di euro, ha tremila dipendenti e garantisce il prodotto pomodoro a partire dallo studio del terreno, dalla vivaistica, dall'irrigazione, dalla commercializzazione, dalla trasformazione, dal trasporto e dalla logistica. "L'innovazione proposta da Pomorete – ha affermato il coordinatore Gabriele Zanelli – è una realtà consolidata, è il futuro che viene sempre più studiato dalle università".
I vantaggi di istituire una Rete, ha spiegato Cecilia Rossignoli docente di Organizzazione aziendale – che conduce il lavoro con i ricercatori Alessandro Zardini e Francesca Ricciardi – sono molteplici. La Rete si fonda sulla fiducia dei soci, che collaborano fra loro e condividono le conoscenze. La Rete così sviluppa innovazione. Il risultato è quello di avere maggior credibilità sui mercati e concedere più opportunità ai soci.
Ma la ricerca si sta spingendo più in là e vuole arrivare a definire una serie di criteri oggettivi che consentano agli istituti di credito di concedere finanziamenti. Le banche devono essere messe in grado di riconoscere la bontà del lavoro di una Rete, le sue potezialità e la capacità di creare nuovi modelli di business.
Ascolta l’intervista a Rossignoli e Zardini realizzata dalla redazione di FuoriAulaNetwork.
La Redazione
20.05.2015