Il 12 e 13 novembre il Dipartimento di Scienze Giuridiche ha ospitato la terza edizione del Seminario congiunto italo-tedesco tra le università di Verona e Bayreuth. L’iniziativa, che per la seconda volta si svolge nel nostro ateneo, ha visto un folto gruppo di professori, dottori di ricerca, dottorandi e studenti delle due università dialogare tra loro su vari temi centrali nell’attuale dibattito giuridico europeo, letti nella prospettiva del confronto tra i modelli italiano e tedesco.
"L’appuntamento – spiega Stefano Troiano, docente di Diritto privato di ateneo e responsabile scientifico italiano dell’organizzazione del Seminario – è stato organizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche di ateneo e dalla Facoltà giuridica di Bayreuth e rafforza il ruolo centrale dell’ateneo veronese nello sviluppo delle relazioni con il mondo germanico, naturale evoluzione della stessa collocazione strategica di Verona nel contesto internazionale. A testimonianza dell’interesse crescente suscitato dall’iniziativa, quest’anno l’organizzazione si è potuta avvalere del sostegno determinante di numerosi sponsor, quali AirDolomiti, la Bayerische Forschungsallianz e l’Esu di Verona. Queste giornate di studio si svolgono nello spirito di un approccio interdisciplinare alla formazione del giurista europeo. Questa è l’idea di fondo del Corso di dottorato veronese in Scienze giuridiche europee ed internazionali, tra le cui attività didattiche abbiamo incardinato in seminario. Sono stati toccati anche quest’anno un ampio ventaglio di temi, afferenti a più discipline giuridiche, dal diritto civile e processuale civile, fino ad intersecare il diritto penale, il diritto agroalimentare, il diritto dei consumatori, il diritto dell’energia e il diritto internazionale". In questa dimensione plurale, alle relazioni dei docenti si sono alternati gli interventi dei dottorandi di ricerca, veri protagonisti di questo confronto scientifico, i quali hanno presentato relazioni sull’oggetto delle proprie ricerche, discutendone gli esiti con i loro colleghi e con i docenti presenti.
Il Dottorato congiunto. Proprio ai dottorandi e agli studenti dei due atenei si rivolge il secondo tangibile frutto di questa iniziativa. In seno ai lavori del Seminario è stata, infatti, annunciata la conclusione dell’accordo tra le università di Verona e Bayreuth per l’istituzione di un programma di Dottorato congiunto, che permetterà agli studenti che vi si iscriveranno di ottenere il doppio titolo di dottore di ricerca, valido sia in Italia sia in Germania. E vi sono già, da parte tedesca, i primi due dottorandi iscritti: Michael Demmer e Claudia Callipari, ammessi al percorso di formazione già da quest’anno accademico. “I concetti di interdisciplinarietà e di internazionalizzazione della ricerca, le parole chiave del Seminario, – continua Troiano – sono i pilastri del programma di dottorato congiunto con l’università di Bayreuth. Si tratta di un modello che abbiamo già sperimentato con l’università di Regensburg e che ha dato ottimi frutti, offrendo ai nostri giovani la possibilità di sviluppare le loro ricerche in un contesto aperto e stimolante, che supera le barriere linguistiche e culturali facendo delle differenze tra le esperienze giuridiche europee uno strumento di reciproco arricchimento".
"Il programma di dottorato congiunto – spiega Schmidt-Kessel, docente dell’ateneo di Bayreuth e responsabile scientifico di parte tedesca – è una splendida occasione per intraprendere un percorso di studio che sappia mettere a confronto la dogmatica italiana e quella tedesca, riallacciando le fila di un dialogo che nei decenni passati, e soprattutto nel secolo scorso, tanto ha contribuito all’evoluzione della scienza giuridica europea. Siamo molto lieti di approfondire così la nostra cooperazione con l’ateneo veronese, che dura ormai da anni. Sono certo che il dialogo tra i nostri diversi modelli di studio porterà ad un arricchimento della ricerca bilaterale, multilaterale ma anche locale”.
“Abbiamo avviato un’altra occasione di forte internazionalizzazione per il nostro Ateneo – conclude Tommaso Dalla Massara, docente di Diritto romano e di Fondamenti del diritto privato europeo e referente del curriculum Diritto privato europeo dei rapporti patrimoniali – il dialogo, addirittura coessenziale al dottorato di Scienze giuridiche europee ed internazionali, si arricchisce ora di una convenzione per un programma comune con l’Università di Bayreuth. Verona è così sempre più al centro dell’Europa. Un ringraziamento speciale va all’ESU, che ha supportato l’iniziativa e, come sempre, è al fianco dei nostri giovani”. Alla fine dei lavori, è stato annunciato che l’Università di Bayreuth ospiterà la quarta edizione del Seminario nel novembre del prossimo anno.
17.11.2015