“Nella nostra società è presente una forte pressione culturale volta a far sentire le persone deboli, fragili, incapaci di fronteggiare le normali difficoltà che la vita presenta. In realtà noi siamo progettati per resistere allo stress e per affrontare qualsiasi disagio”. Questa la sinossi in quarta di copertina del libro di Pietro Trabucchi “Tecniche di resistenza interiore. Come sopravvivere alla crisi della nostra società”. Trabucchi docente di Coaching a Scienze motorie è psicologo delle Squadre nazionali di ultramaratona, della squadra olimpica di canottaggio per Rio 2016.
Il libro sarà presentato martedì 5 aprile alle 20.45, nella Biblioteca di Scienze motorie di Via Casorati 43, da Cantor Tarperi, responsabile del Centro per la preparazione alla maratona e Marco Schincariol, bibliotecario di Scienze motorie. La presentazione inaugura il ciclo di incontri a tema sugli aspetti della corsa nell’ambito delle attività “La CorsainForma” del Centro maratona.
Il libro, che chiude la trilogia iniziata con “Resisto dunque sono” e proseguita con “Perseverare è umano”, con un linguaggio semplice e accattivante, analizza l’origine della crisi che investe la società occidentale, mostrando come il crollo prima che economico sia interiore. A quella che Trabucchi chiama “la resa interiore” contribuiscono il benessere, che disabitua alla fatica, e la drastica riduzione della nostra capacità di autocontrollo.
Ma il libro non è solo una serrata e documentata critica alla società contemporanea. Facendo leva sulla sua esperienza di preparatore mentale di campioni, l’autore propone delle tecniche per sviluppare “la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà”. Questa capacità si chiama resilienza, dal latino “resalio”, il gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare, e Trabucchi propone una serie di tecniche per recuperare e sviluppare questa innata capacità.
30/03/2016