Sono numerosi gli studenti che ogni anno si candidano al corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche. Sono 172 gli aspiranti enologi che, nell’anno accademico in corso, hanno tentato di aggiudicarsi uno dei 56 posti disponibili. Nato nell’anno accademico 2000/2001 come interateneo tra le università di Verona e Padova, il corso è gestito interamente dall’università di Verona a partire dal 2006/2007. In questi anni sono 324 gli studenti che si sono laureati: di questi più del 75%, secondo gli ultimi dati Almalaurea, ha trovato un’occupazione nel settore vitivinicolo, a conferma dell’orientamento al mercato lavorativo di questo corso di laurea triennale e della stretta connessione che è riuscito a intrecciare con le aziende del territorio.
Le attività didattiche del corso, che abilitano alla professione di enologo, vengono svolte a Villa Lebrecht, struttura del XVI secolo che si trova a San Floriano di San Pietro in Cariano, nel cuore della zona vinicola della Valpolicella. Gli studenti, durante il loro percorso formativo, uniscono materie scientifiche di base a insegnamenti mirati all’analisi dei processi della filiera vitivinicola, quali chimica agraria, difesa delle piante, genetica, microbiologia ed economia. A completare l’attività didattica alcune discipline a carattere professionale, come viticoltura, enologia, marketing e impiantistica.
Numerose anche le sinergie positive che l’ateneo, attraverso il corso in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche, ha attivato con il territorio. “Alcune attività didattiche – spiega Zeno Varanini, presidente del Collegio didattico del corso – sono state in questi anni sostenute dalla Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo. È il caso del corso “Analisi enografiche e territoriali”, che va nella direzione della giusta e indispensabile integrazione fra alta formazione e realtà economiche dell’area. Il percorso formativo è rivolto agli studenti del terzo anno e permette la conoscenza delle produzioni vitivinicole di aree anche lontane, consentendo agli studenti di arricchire la loro formazione e di effettuare le necessarie analisi comparate fra quanto realizzato in Italia e all’estero. L’intervento della Banca ha permesso di acquistare i “campioni” di vino rappresentativi della produzione vinicola italiana e mondiale di eccellenza, da utilizzare per l’assaggio da parte degli studenti. La sensibilità mostrata dalla Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo per favorire l’efficacia dell’educazione a livello universitario è un piccolo ma molto significativo esempio di sinergia positiva fra territorio e istituzione universitaria”.
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11.04.2016