È stato un successo quello riscosso dalla terza edizione di RunforScience. Lo scorso 24 aprile 150 atleti di livello amatoriale, accomunati dalla passione per la corsa, si sono messi in gioco per la scienza, cimentandosi in una maratona o in una mezza maratona lungo un percorso che congiunge le strutture sportive di Scienze motorie e Montorio.
RunforScience è un progetto scientifico basato sullo studio di maratoneti non professionisti. L'iniziativa è stata organizzata dal dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, grazie ai docenti e ricercatori di Scienze motorie e Centro per la preparazione alla maratona, con il patrocinio del Comune di Verona. “Corri per la scienza” è un’analisi a 360 ° gradi sulla corsa che si caratterizza per la trasversalità delle ricerche e che ha visto la partecipazione delle università di Roma Foro Italico, Brescia, Torino, Milano, l’ateneo inglese di Kent e quello finlandese Jyväskylä.
I corridori contenti di partecipare a una ricerca scientifica, facendo ciò che li appassiona, si sono sottoposti prima, durante e dopo la gara a una serie di test declinati in dieci protocolli di studio: misure antropometriche (peso, altezza, composizione corporea), funzionali (dispendio energetico, precisione), organiche (prelievi del sangue), e cognitive (valutazione mediante sistemi informatici). Quest’anno le analisi si sono focalizzate, nello specifico, sui biomarcatori, sulla rigenerazione del dna, prima e dopo lo sforzo, e sulle cellule staminali del sistema osteoarticolare. Interessante sarà anche la valutazione degli effetti della gara sulla glicemia nei soggetti affetti da diabete di tipo mellito che hanno corso. “Fra poche settimane -dichiara Cantor Tarperi, coordinatore del Centro per la preparazione alla maratona- avremmo già i primi significativi risultati dei differenti test a cui gli sciencer si sono sottoposti. I dati verranno trattati statisticamente per fini scientifici in forma anonima e potranno essere utilizzati al fine di realizzare pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche”.
Un corridore di eccezione di questa edizione, il novantaduenne veronese Walter Fagnani, maratoneta non professionista, conosciuto per avere completato per ben 42 volte la 100 km del Passatore, da Faenza a Firenze, e pronto per parteciparvi di nuovo fra poco meno di un mese. L’ultra novantenne ha corso i 21 chilometri della mezza maratona senza alcuna difficoltà. Al traguardo, felice, ha detto: “corro per stare bene, perché mi piace, per stare in mezzo alla gente. Non sono un fenomeno”.
“Corri per la scienza è un momento di sport e divertimento che diviene studio complesso e articolato – sottolinea soddisfatto Federico Schena, responsabile scientifico del progetto. Un’ organizzazione impeccabile ha reso possibile anche questa terza edizione. La collaborazione del mondo academico, con un approccio innovativo di research team cooperation, trova nella ricerca applicata allo sport un terreno ideale di sperimentazione”.
26/04/2016