Il 20 giugno è la “Giornata mondiale del rifugiato” organizzata dall’Unhcr, l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il dipartimento di Culture e Civiltà, in collaborazione con “We refugees, Verona 2016", per l'occasione propone la “Conferenza sulla migrazione umana”. L’evento, in programma, alle 18, nell’aula T3 del Polo Zanotto, sarà un’opportunità di confronto e di riflessione su un tema delicato come quello dell’immigrazione, attraverso l’intervento di docenti e di esponenti nel campo giornalistico e istituzionale.
Il programma. Dopo i saluti ufficiali di Obehi Peter Ewanfoh, direttore di “African Docs” e del progetto “We refugees, Verona 2016”, di Gian Paolo Romagnani, direttore del dipartimento Cultura e Civiltà dell’ateneo, e di Anna Leso, assessore alle pari opportunità del Comune di Verona, sarà proiettato un mini documentario sui richiedenti asilo nella città scaligera. A seguire, si susseguiranno gli interventi degli esperti sul tema dell’immigrazione. Le docenti d’ateneo Emanuela Gamberoni e Anna Maria Paini proporranno degli esempi storici sul “Perché le persone emigrano”, mentre Jean-Pierre Piessou, docente di Antropologia africana del Cum, Centro unico missionario di Verona, concluderà la prima parte della conferenza con l’intervento “Respiro e il sentiero del migrante”. Alessandro Tortorella, vice prefetto di Verona, tratterà, invece, il complesso tema dell’“Inserimento dei richiedenti asilo nella società locale”, mentre Raffaello Zordan, giornalista di Nigrizia, illustrerà il rapporto tra mass media e immigrazione, raccontando come i media italiani influenzano l’opinione pubblica sull’immigrazione. La comunicazione è al centro anche del discorso di Marina Sorina, scrittrice italo-ucraina, che completerà la seconda parte dell’incontro con “L’effetto della propaganda mediatica sugli immigrati”. A concludere la conferenza ci saranno due testimonianze dei richiedenti asilo, precedute dall’intervento di Nadia Gobbo della cooperativa Spazio Aperto, che spiegherà nel dettaglio la gestione della “Prima accoglienza dei rifugiati e l’effetto psicologico del loro viaggio”. Prosper Nkenfack, presidente di Africa’s friends di Verona, chiuderà l’appuntamento con l’intervento “Il ritorno all’origine“. A seguire le domande dal pubblico.
17.06.2016