Il 30 settembre l’ateneo ha dedicato una giornata alla ricerca. Anche quest’anno Verona ha celebrato la Notte europea dei ricercatori con un evento realizzato in sinergia con gli atenei di Padova e Venezia con il nome comune di VenetoNight. L’iniziativa, promossa dalla Commissione europea, si è svolta in contemporanea negli atenei e centri di ricerca di tutta Europa: un’occasione per avvicinare il pubblico di ogni età al mondo della ricerca, per aprire uno spazio di incontro e dialogo con i cittadini e per sensibilizzare i giovani alla carriera scientifica. L’università di Verona, per l’occasione, ha proposto un programma ricco con laboratori aperti la mattina, la cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca nel pomeriggio e un evento serale nel centro della città.
La cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca. L’aula magna del Polo Zanotto ha accolto 161 nuove leve della ricerca italiana e internazionale. I neo dottori hanno ricevuto l’attestato dal rettore Nicola Sartor e, per la prima volta, hanno potuto festeggiare il traguardo raggiunto nel cuore della città, con il tradizionale lancio del tocco e un brindisi di saluto offerto dalle Famiglie dell’Amarone. Ospite dell’evento Telmo Pievani, ordinario di Filosofia delle Scienze biologiche dell’università di Padova, che ha tenuto l’intervento “Scienza e democrazia: libertà di ricerca, responsabilità e nuove sfide”. Ad aprire la cerimonia un’introduzione musicale in collaborazione con il concorso internazionale di musica da camera “Salieri-Zinetti”.
Le foto della cerimonia sono disponibili sul profilo Flickr di Univr .
Research Evolution. Grande successo per evento serale proposto dall'università di Verona per la Veneto Research Night, la notte universitaria della ricerca. Un grande show in Piazza dei Signori, dove si è parlato di food, enogastronomia, moda, arte, creatività, marketing, economia, comunicazione, social network, medicina, biotecnologia, nutrizione e sostenibilità. I temi sono stati raccontati attraverso la voce di artisti, cuochi, musicisti, intrattenitori, esperti e giornalisti, saliti sul palco insieme ai docenti e ricercatori di ateneo. In particolare sono interventi Maurizio Ugliano del dipartimento di Biotecnologie, Claudia Daffara del dipartimento di Informatica, Paolo Pellegrini del dipartimento Culture e Civiltà, Franco Tagliaro del dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica, Leonardo Chelazzi del dipartimento di Neuroscienza, Biomedicina e Movimento, Maria Caterina Baruffi del dipartimento di Scienze Giuridiche e Federica Formiga, del dipartimento Culture e Civiltà. Molti gli ospiti che si sono alternati sul palco durante lo show, condotto da Bengi dei Ridillo, tra cui lo chef Andrea Mainardi, il giornalista e scrittore Massimo Cotto e il comico Omar Fantini. A chiudere l’evento il concerto di Francesco Motta, uno degli artisti più promettenti del rock italiano, già noto per il brano attualissimo “La fine dei vent’anni”. Grande interesse anche per l’area “A tavola con gli spin off e la ricerca” dove si sono presentati alla città alcuni tra i più virtuosi progetti di ricerca dell’università di Verona.
04.10.2016