Una serata da tutto esaurito nel ristorante universitario San Francesco. L’iniziativa “Una cena per Amatrice”, che si è svolta l’11 ottobre, ha riscosso un grandissimo successo in termini di pubblico e donazioni, per la soddisfazione degli organizzatori. Nata da un’idea di Mario Pezzotti, delegato alla Ricerca dell’università di Verona, in collaborazione con i padroni di casa dell’Esu di Verona e Markas, la società che ne gestisce il servizio ristorativo, la cena aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal recente sisma.
Grazie ad una prenotazione al prezzo simbolico di 5 euro per gli studenti e di 15 euro per i non studenti, i partecipanti avevano la possibilità di cenare con un menù a base di bucatini all’Amatriciana e porchetta, accompagnati da un ottimo bicchiere di vino. Entrambi i piatti sono stati realizzati con le materie prime provenienti dalle zone terremotate: un totale di 165 kg di derrate alimentari fatte arrivare e finanziate direttamente da Esu. Al vino ci hanno pensato Le Famiglie dell’Amarone d’Arte rappresentate nella serata da Tiziano Castagnedi della Tenuta Sant’Antonio. I famosi bucatini sono stati generosamente offerti dall’azienda SamaFrutta di Pescantina. Un’ulteriore “sorpresa” è arrivata proprio all’ora di cena: al loro arrivo infatti, gli oltre 350 ospiti hanno trovato il rettore Nicola Sartor, il direttore dell’Esu Gabriele Verza e Mario Pezzotti che, supportati da amministrativi e dipendenti dell’università, hanno impiattato e servito i piatti del menù. Il passaparola tramite i social network ha contribuito in gran parte alla diffusione dell’evento e al grande successo della serata.
L’intero ricavato, circa 5000 euro derivanti dalla cena, a cui vanno aggiunti gli stipendi della serata che i dipendenti di Markas hanno deciso di offrire alla causa, verrà totalmente versato al Comune di Amatrice sul conto corrente del progetto “Adotta un’opera”. Nello specifico gli organizzatori hanno deciso di destinare la donazione alla scuola elementare di Amatrice.