“Baby ateneo”, l’asilo nido dell’Università di Verona, compie 10 anni. Per festeggiare questo importante traguardo, il 16 e il 17 dicembre nell’aula T2 del Polo Zanotto si terrà il convegno “Infanzia, servizi e professionalità educative. Nuove prospettive”. L’evento è promosso dal Cug in collaborazione con il dipartimento di Scienze Umane.
Fiore all’occhiello del Cug, il Comitato unico di garanzia, l’asilo nido inaugurato nel 2006 è oggi un servizio indispensabile e sempre più richiesto per chiunque lavori e studi nell’ateneo scaligero. Il progetto è stato pensato e realizzato per garantire un valido aiuto e sostegno ai genitori spesso in forti difficoltà nel conciliare vita lavorativa e familiare.Il nido, progetto d’avanguardia per il mondo universitario italiano, muove i primi passi grazie al comitato delle pari opportunità negli anni ‘90, periodo in cui in Italia i servizi educativi dedicati alla prima infanzia erano in espansione. L’idea si concretizza però nel gennaio del 2006 quando si trovano finalmente degli spazi idonei. La parrocchia di San Paolo in via dell’Artigliere 1 mette, infatti, a disposizione dei locali e il nido inizia la sua avventura. Una nuova realtà per l’ateneo scaligero che può ospitare un massimo di 21 bambini fino al loro terzo anno di età. I posti sono riservati in primis ai figli di coloro che lavorano o studiano all’università, ma da qualche anno il servizio ha aperto le porte anche ai residenti.
"Il decennale del BabyAteneo dimostra quanto questo progetto, creato e gestito dal Comitato per le Pari Opportunità sino al 2012 e in seguito dal Comitato Unico di Garanzia, sia ormai consolidato e apprezzato. Si tratta di un’importante azione positiva che agevola la conciliazione tra vita professionale e vita familiare, e dunque il benessere organizzativo dei genitori, che lavorano e studiano in ateneo – spiega Marina Garbellotti presidente del Cug-. Nel corso degli anni, infatti, il nido ha registrato un progressivo aumento dell’utenza grazie alla qualità del servizio offerto. Il Cug e la referente scientifica del BabyAteneo, Giuseppina Messetti, seguono attentamente la qualità del progetto pedagogico proposto, che rappresenta uno dei punti di forza del servizio. Oggi i nidi universitari sono una realtà abbastanza diffusa, ma nel 2006, anno dell’inaugurazione del nostro nido, erano pochi. L’università di Verona fu tra le prime a credere in questo progetto: all’inizio luogo per i bambini dell’Ateneo ora luogo dell’ateneo per i bambini grazie alla sinergica collaborazione del personale educativo del nido e del personale universitario".
07/12/2016