Venerdì 20 gennaio il Fai – Fondo ambiente italiano e il dipartimento Culture e Civiltà dell’università di Verona, con il patrocinio del Comune di Verona, presentano alla cittadinanza i primi risultati delle ricerche condotte sul Lazzaretto di Verona. L'iniziativa è in programma il Gran Guardia, a partire dalle 14.30.
La ricerca. Il 10 giugno 2015 Fai e università hanno siglato un accordo triennale finalizzato all’approfondimento della conoscenza del monumento in vista del suo recupero, progetto affidato dal Comune al Fai nel 2014 grazie all’intuizione e all’impegno della delegazione Fai di Verona. L’obiettivo è duplice: riqualificare un’area della città isolata e degradata e restituire ai veronesi un monumento che appartiene alla loro storia, immerso in un paesaggio rurale e naturale intatto a pochi minuti dal centro, trasformandolo in un fulcro di interesse culturale per tutta la cittadinanza.
L’incontro, dopo i saluti dell’amministrazione comunale e dell’università, si aprirà con la spiegazione del progetto di ricerca e le brevi relazioni dei ricercatori di ateneo, alcuni dei quali finanziati con borse di studio messe a disposizione dal Fai. Si parte dal paesaggio naturale e storico del Lazzaretto e si arriva alla sua utilità sociale durante la peste, fino all’utilizzo in epoca moderna e al suo inserimento nel contesto paesaggistico del Parco dell’Adige Sud.
“Non sarà solo un viaggio nella storia di questo luogo speciale, – spiegano dal Fai – ma anche un’occasione per raccontare il profondo legame che unisce la città al monumento: un luogo del cuore che evoca momenti drammatici della storia di Verona, scolpiti tanto nelle pietre del Lazzaretto quanto nella memoria dei veronesi. E per ripercorrere il passato del Lazzaretto, perché in quel passato si trova il valore su cui si baserà la costruzione del suo futuro. Ringraziamo la Fondazione Cariverona per il significativo contributo alla realizzazione dei primi interventi di restauro e di riqualificazione. Grazie anche a Banca Popolare di Verona – Banco Bpm Spa per il contributo per la bonifica bellica”.
18.01.2017