Come conciliare il doppio ruolo atleta-studente e quali sono le opportunità lavorative post carriera agonistica? Per provare a rispondere a questa domanda e approfondire diversi aspetti della vita professionale degli sportivi è nato il progetto europeo Erasmus Plus “B-Wiser”. L’iniziativa prenderà il via il 25 gennaio, alle 9, a Palazzo Giuliari dell’università di Verona, coordinatrice italiana del progetto. Il meeting proseguirà nel pomeriggio del 25 e per tutta la giornata del 26 gennaio a Scienze motorie.
Erasmus Plus “B-Wiser”, finanziato dalla Commissione europea attraverso Eacea-Sport per il biennio 2017-2019 ed è coordinato dall’università Vrije di Bruxelles. L'iniziativa ha come finalità quella di accompagnare atleti ed ex atleti nella gestione del post carriera. La parabola di uno sportivo è diversa da quella lavorativa: inizia solitamente presto e termina intorno ai 40 anni. Diventa dunque fondamentale progettare un modello di welfare che aiuti chi sta facendo sport a pensare a quello che farà al termine della carriera e, allo stesso tempo, supporti l’atleta “in pensione” nella ricerca di un impiego, nello sviluppo di attività imprenditoriali e nell’affrontare un percorso di studi. Il progetto, infatti, mira anche a valorizzare la doppia carriera studente-atleta.
Il team. Al progetto partecipano ventidue organizzazioni, provenienti da sei diversi Paesi europei: Belgio, Germania, Italia, Slovenia, Spagna e Svezia. Per ogni Stato sono coinvolti un ateneo e il comitato olimpico nazionale (per l’Italia il Coni). All’iniziativa collabora, infine, l’agenzia di lavoro e consulenza internazionale Adecco. Il coordinamento italiano è affidato a Scienze motorie dell’università di Verona. Il referente per l’ateneo veronese è Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze motorie, che lavora insieme alle assegniste Francesca Vitali e Nicole Tabarini.
“Si tratta di un arricchimento notevole – afferma Federico Schena – che contribuisce al miglioramento delle linee guida europee nell’ambito della doppia carriera, che auspichiamo possa svilupparsi anche all’università di Verona. Alla luce del rinnovato accordo Coni-Miur per promuovere lo sport e l’educazione fisica a scuola, questo progetto è una continua valorizzare dell’esperienza sportiva, anche se conclusa, nella società e nelle istituzioni”.
20.01.2017