L’università di Verona ospiterà le qualificazioni nazionali della nuova edizione della Philip C. Jessup international law moot court competition, simulazione di un processo tra Stati dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia, l’organo giudiziario delle Nazioni Unite. L'evento si terrà dal 15 al 18 febbraio al polo Santa Marta e nella sede del dipartimento di Scienze giuridiche. I vincitaori parteciperanno alla competizione internazionale, che si terrà in primavera a Washington D.C. Il caso di quest’anno affronta questioni giuridiche relative allo sfruttamento delle risorse naturali, alla tutela del patrimonio culturale e alla protezione dei rifugiati.
La squadra veronese sarà composta da Tina Daniela Culeac, Giulia Davi, Luca Tronconi, Michela Sartori ed Elena Zumerle, coordinati da Enrico Milano, professore di Diritto internazionale, con il supporto di Marco Comencini, Giulia Vernizzi e dell'avvocatessa Sondra Faccio. Hanno collaborato con impegno per la riuscita del progetto anche Jacqueline Akrofi, Francesco Bresolin, Salvatore Nucera e Luca Pesavento.
Oltre all’università di Verona, concorreranno altre otto università italiane: la Luiss “Guido Carli”, l’università di Roma Tre, l’università degli studi di Milano, l’università di Messina, l’università degli studi di Napoli “Federico II”, l’università di Torino e l’università di Trento.
L'iniziativa, giunta alla sua 58esima edizione, è organizzata dall'International law students association, Ilsa, patrocinata dal Ministero degli esteri. La competizione, inoltre, è sponsorizzata da Esu di Verona e da alcuni importanti studi legali veronesi e internazionali, tra cui Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Lambertini & Associati, Chiavegatti, Hogan Lovells, Giovene e Freshfields che, sostenendo la competizione e prendendovi parte nella veste di arbitri esperti, hanno modo di farsi conoscere dagli studenti.
10.02.2017