Da anni l’università collabora in modo proficuo con l’Associazione giochi antichi, nell’attività di formazione di volontari per la manifestazione Tocatì e attraverso laboratori didattici di educazione al gioco e alla conoscenza della cultura ludica dei paesi ospitati al Tocatì, nell’ambito della manifestazione Kidsuniversity, ideata e organizzata dall’ateneo veronese, che tornerà anche quest’anno, dal 14 al 24 settembre. E dal 2006 l’università ha concesso il patrocinio al festival. Ora un nuovo importante tassello di questa collaborazione è stato posto, con il protocollo d’intesa firmato dal rettore Nicola Sartor e dal presidente dell'associazione, Giorgio Paolo Avigo.
Con questa firma, università e AGA si impegnano a collaborare per la realizzazione di laboratori didattici riservati alle scuole, mostre ed altre attività ludico-didattiche-culturali, nell’ambito della manifestazione “Kidsuniversity Verona”, con la partecipazione di docenti dell’università quali relatori o moderatori alle conferenze organizzate nell’ambito del Tocatì e con attività di ricerca svolte in collaborazione con i dipartimenti. Inoltre FAN, Fuori Aula Network, la radio universitaria, sarà la radio ufficiale del Tocatì, con la presenza di una postazione fissa nei giorni del festival.
Una collaborazione che va avanti da anni, come dimostra la ricerca svolta da Giuseppe Giacon, vicepresidente di Associazione giochi antichi, Paola Castellani e Francesca Simeoni, entrambe ricercatrici di Economia e gestione delle imprese di ateneo. Gli obiettivi della ricerca erano comprendere in che termini il Festival internazionale dei giochi di strada potesse rappresentare una buona pratica nella tutela e valorizzazione dei beni culturali e su quali elementi basi il suo successo.
La ricerca, proposta come “case study” e presentata al 27° Convegno annuale di Sinergie “Heritage, management e impresa: quali sinergie?” all’università degli studi del Molise, è stata realizzata tramite una raccolta di dati e informazioni, mediante la consultazione di fonti secondarie, e lo svolgimento di interviste con i responsabili del Tocatì. I risultati dello studio, oltre a confermare le ipotesi ed evidenziare i fattori determinanti del successo del festival nella salvaguardia del patrimonio culturale relativo ai giochi tradizionali, hanno contribuito a rafforzare la relazione tra ateneo e territorio soprattutto nell’ottica della terza missione dell’università.
“È importantissimo per un ateneo conoscere il territorio in cui opera e collaborare con i molteplici attori territoriali con i quali può costruire delle relazioni di partnership in grado di dare vita a nuove opportunità di sviluppo culturale, economico e sociale per la comunità locale – afferma Paola Castellani – l’università di Verona ha la possibilità, collaborando con l’Associazione giochi antichi, non soltanto di contribuire allo studio e all’analisi di un motore di valorizzazione del territorio, che è rappresentato dal Tocatì, ma anche di comprendere in che termini la capacità di un territorio di valorizzare le proprie vocazioni possa svilupparsi su un palcoscenico internazionale".
L'intervista completa a Paola Castellani è disponibile in podcast sul sito di FuoriAulaNetwork.
27.04.2017