Ha fatto tappa a Verona il viaggio del «Corriere della Sera» dedicato a “Il bello dell’Italia”, tour in sei città tra cultura, economia e ricerca. Sabato 29 aprile, in Gran Guardia, si è parlato del rapporto tra bellezza e innovazione, con una serie di incontri a cui parteciperà anche l’ateneo.
“Pensare & produrre, il bello che fa crescere” era il titolo della tappa scaligera del road show, che ha visto gli interventi di Marta Ugolini, docente di Economia e gestione delle imprese, e di Annarosa Buttarelli, docente di Filosofia della storia all’università di Verona, che hanno partecipato alla conversazione dal titolo “La cultura come business: un’eresia? Dal festivaletteratura al circolo Guggenheim modelli a confronto”, in programma dopo lo speech di Daniela Cavallo, docente di Marketing territoriale e membro del laboratorio per la valorizzazione e il marketing del territorio, guidato da Claudio Baccarani, docente di Economia e gestione delle imprese dell’ateneo.
Nel pomeriggio si è tenuto l’intervento della filosofa Adriana Cavarero, già docente di Filosofia politica all’ateneo scaligero, che ha partecipato alla conversazione dal titolo “Pensiero filosofico, matematico e soft skills: come cambiano i percorsi. Quale formazione per affrontare il futuro”.
L’università è stata presente inoltre con alcuni suoi studenti, chehanno partecipato al laboratorio dal titolo “Che cos’è la crescita? Come la «bellezza» determina e abilita l’innovazione. Una ricerca secondo il metodo D Thinking”.
Il laboratorio ha poi lasciato spazio a un dialogo a più voci, cui ha partecipato Davide Conigliaro, Ceo di Humatics, start-up innovativa e spin-off dell’università di Verona (dipartimento di Informatica), nata con l’obiettivo di commercializzare prodotti e servizi software nell’ambito dell’interazione uomo macchina.
Maggiori informazioni sul sito de Il bello dell'Italia
02.05.2017