L’università di Brighton ospiterà dal 19 al 21 giugno un convegno internazionale dal titolo “Giving life to politics: the work of Adriana Cavarero”, dedicato al pensiero di Adriana Cavarero, filosofa di fama mondiale, già docente di Filosofia politica all’università di Verona.
Il programma prevede tre giorni di discussione e 50 relatori, provenienti dalle università di tutto il mondo, compresi atenei prestigiosi come quelli di Oxford, Berkeley, Humboldt e Johns Hopkins.
Grazie alla pubblicazione in inglese e spagnolo dei suoi libri, Adriana Cavarero è balzata da tempo alla ribalta dell’universo filosofico internazionale, suscitando un ampio interesse su temi che vanno dal pensiero della differenza sessuale alla teoria politica, dalla fenomenologia della voce all’etica altruistica, attraverso la rilettura originale di autori come Platone, Hobbes, Hannah Arendt, Levinas e altri.
A Brighton si discuterà di tutto questo da parte di studiosi che vengono da diversi campi disciplinari, compresi gli studi classici e letterari, il pensiero femminista e quello della critica politica. A introdurre i lavori è stata chiamata una delle più autorevoli filosofe americane, Judith Butler, nota anche in Italia e considerata una delle più interessanti pensatrici del panorama internazionale contemporaneo.
Il convegno, che conferma il ruolo della figura di Adriana Cavarero nella comunità intellettuale internazionale, ha suscitato molte aspettative rispetto all’inevitabile confronto dei partecipanti con le questioni attuali riguardanti la svolta populista della politica e il fenomeno del terrorismo. Sul terrorismo, che lei rinomina ‘orrorismo’, Cavarero ha pubblicato un libro molto apprezzato negli ambienti, non solo accademici, che cercano di venire a capo di questo fenomeno sconvolgente e, apparentemente, inarrestabile. La preoccupazione per il presente, per i problemi concreti che ci riguardano, è una caratteristica del pensiero di Adriana Cavarero.
L’Università di Brighton ha voluto appunto offrire una spazio condiviso per una riflessione comune, pur da diverse prospettive, sull’importanza di una filosofia impegnata e responsabile.