Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata del rifugiato. Secondo l’agenzia dell’Onu per i rifugiati il numero di persone costrette ad abbandonare il proprio Paese a causa di guerre, conflitti, violenze o violazioni dei diritti umani è giunto a quota 65,6 milioni. Non è mai stato così alto, inoltre, il numero di rifugiati nel mondo, stimato a 22,5 milioni. Per molti di loro il trauma psicologico e fisico determina un disagio che deve essere riconosciuto e trattato, al fine di prevenire lo sviluppo di malattie mentali. Per questo il Centro Oms per la salute mentale di Verona, che collabora da oltre trent’anni con l’Organizzazione mondiale della sanità, ha sviluppato una progettualità riguardante la salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati presenti nel territorio veronese.
Il progetto prevede una valutazione psicologica a tutti i richiedenti asilo afferenti al Consiglio italiano per i Rifugiati. Dai dati raccolti fino a ora, in circa la metà dei soggetti è presente un disagio psicologico clinicamente rilevante, e circa un terzo manifesta disturbi post traumatici da stress, ansia e depressione. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di dare una risposta scientificamente appropriata alle situazioni di sofferenza psicologica cercando di prevenire il peggioramento clinico e, contemporaneamente, generare evidenze da condividere in ambito internazionale per esportare il modello veronese ad altre realtà nazionali e internazionali.
Abbiamo intervistato il docente Corrado Barbui, direttore del Centro Oms per la salute mentale.
La storia del Centro Oms di Verona. Il 23 febbraio 1987, la sezione di Psichiatria e la sezione di Psicologia Clinica dell’università di Verona sono state ufficialmente designate, per la prima volta, Centro collaboratore dell’organizzazione mondiale della sanità (Oms). Dal febbraio di quell’anno, il Centro di Verona ha mantenuto questo ruolo all’interno dell’Oms, rivestendo incarichi di prestigio e collaborando a progetti che hanno influito sulle politiche sanitarie in termini di salute mentale su scala internazionale.