“Ospitalità, accoglienza e nuove opportunità” è il motto di Esu, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario, che con l’avvio delle lezioni è impegnata a gestire le richieste di borse di studio, alloggi e degli altri servizi offerti agli studenti. La ricerca di un posto letto e il pagamento dell’affitto sono due fattori che incidono in modo concreto sulle energie e sul portafogli dei fuori sede. Esu vuole provare ad agevolarli.
«Esu mette a disposizione degli studenti 423 posti alloggio, che vengono suddivisi in base a diverse fasce di richieste», afferma Francesca Zivelonghi, commissario straordinario dell’ente. «In prima istanza ci occupiamo di accontentare gli studenti che rispondono ai requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale e ai quali vengono assegnati posti letto tramite un vero e proprio concorso. Terminata questa prima graduatoria ci impegniamo a cercare soluzioni abitative anche agli altri ragazzi che, pur non avendo i requisiti, si sono rivolti a noi per trovare un posto. Siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste degli studenti in possesso dei requisiti di reddito e merito per la borsa di studio (302), nonostante siano aumentate di 97 unità rispetto allo scorso anno. Sistemati questi, abbiamo potuto garantire il posto alloggio anche a 69 studenti in mobilità internazionale e altri 32 sono stati adibiti a foresteria dedicata a docenti universitari e visiting professors».
I posti rimanenti sono invece a disposizione degli studenti che non rientrano nelle categorie precedenti. «La nostra scelta, in accordo con la Regione Veneto, è stata quella di tentare di dare una risposta positiva a quanti più ragazzi possibili che si trovino in questa situazione poiché, nonostante non sussista un loro diritto al posto letto, la volontà di Esu è di essere dalla parte di tutti giovani che cercano supporto per intraprendere o proseguire il loro percorso di studi. Un dato che merita una riflessione è che quest’anno all’Esu di Verona sono arrivate oltre 450 richieste da studenti senza requisiti: segnale evidente di un caro affitti sempre più insostenibile per le tasche di un giovane volenteroso. Esu garantisce inoltre un servizio di informale e gratuita mediazione, nonché di assistenza burocratico-amministrativa, tra i proprietari di alloggi e gli studenti universitari richiedenti appartamenti».
Gli alloggi delle residenze Esu, oltre ad affitti inferiori alle cifre di mercato nelle zone universitarie, garantiscono altri vantaggi come wifi, cucina, lavanderia e zone riservate per lo studio: «Sono tutti ben tenuti», continua Zivelonghi, «in stabili completamente ristrutturati secondo le più moderne normative. Inoltre riusciamo a garantire l’ingresso per il mese di settembre, caratteristica fondamentale per i tanti studenti che giungono a Verona provenendo da città anche molto distanti».
Visti i numeri del 2017, all’Esu c’è soddisfazione. «I dati delle richieste di quest’anno ci hanno mostrato in modo inoppugnabile come questa azienda venga riconosciuta da tutti gli studenti, anche da coloro che non rientrano nei parametri di legge, come interlocutore primario e qualificato per la ricerca di un alloggio universitario». Non è ancora possibile accontentare tutti, ma per Esu Verona è proprio questo l’obiettivo all’orizzonte. «Un impegno per il futuro? Trovare spazi adeguati e location adatte per tutti gli studenti che si avvicinano a noi, sempre in accordo e sinergia con la Regione Veneto. Perché avere a cuore il futuro di questi ragazzi credo sia in assoluto la nostra vera e prioritaria mission».
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