“Dobbiamo parlare di Europa secondo le esperienze di oggi, non possiamo continuare con le logiche di cinquanta anni fa”, con queste parole Enrico Letta ha aperto il proprio intervento in università. Le motivazioni e i valori di allora non sono più attuali per i giovani di oggi, secondo l’ex primo ministro, oggi professore universitario e presidente della Scuola Affari internazionali dell’Istituto di Studi politici di Parigi.
L’incontro con l’ex presidente del Consiglio, dal titolo “L’Europa e i giovani”, ha aperto il ciclo di conferenze “Europa: eredità, identità, prospettive” organizzato dal collegio universitario Don Nicola Mazza. Insieme a Letta, al tavolo dei relatori c’erano Nicola Sartor rettore dell’università, Alessandra Zangrandi docente di Linguistica italiana e suor Germana Canteri del collegio Don Mazza.
Abbiamo parlato con il rettore Nicola Sartor del valore di questo incontro per gli studenti.
Partendo da come è nata l’Unione Europea e come si è sviluppata negli anni, Letta ha evidenziato l’importanza della condivisione fra gli stati. Europeista convinto, il relatore ha, però, sottolineato la necessità di cambiare la nostra visione del vecchio continente, che non ha più il peso economico di qualche decennio fa. “I giovani sono il futuro dell’Europa – ha aggiunto Letta – per questo devono rinnovare la loro visione delle istituzioni alla luce delle proprie esperienze, puntando inoltre sulla ricchezza di diritti e principi condivisi nel nostro continente”.