Conciliare la carriera sportiva e quella universitaria non è semplice. Lo sanno bene gli studenti-atleti iscritti all’università di Verona che si trovano a dover gestire contemporaneamente allenamenti e lezioni, gare ed esami. L’università di Verona, in collaborazione con Esu e Cus, viene in loro soccorso attraverso il progetto Academic coach. L’iniziativa, presentata ad agosto in occasione di una conferenza stampa, è ora ufficialmente ai blocchi di partenza: sono stati pubblicati, infatti, i bandi per poter partecipare al programma sia come tutor sia come studente-atleta.
I bandi. Sono messi a disposizione 12 posti per la posizione di tutor e altrettanti per studenti-atleti. Per i tutor è previsto un impegno di 50 ore complessive, una o due alla settimana, per un compenso totale di 750 euro. Le attività di tutorato dovranno svolgersi in un periodo compreso tra dicembre 2017 e novembre 2018. La scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione, inizialmente fissata per il 10 novembre, è stata prorogata a venerdì 17 novembre alle 13. Maggiori informazioni sulle modalità e i requisiti di partecipazione sono disponibili nei bandi in allegato.
Academic Coach è già iniziato durante il secondo semestre dello scorso anno accademico con una fase pilota che ha coinvolto due atleti. Si tratta di Laura Letrari, nuotatrice di livello internazionale e Simone Anzani, già pallavolista della Blu Volley Verona, seguiti dai tutor Maria Rosa Giarraputo e Nicola Marson che abbiamo intervistato.
Il progetto mira a sostenere il diritto allo studio e quello alla pratica sportiva degli studenti-atleti veronesi che stanno intraprendendo una doppia carriera, universitaria e sportiva. Inoltre si valorizza la peer tutorship, ovvero il supporto fra pari, offerto da uno studente ad un altro studente-atleta. Academic Coach, infatti, si basa sull’individuazione di studenti in corso di studio o di neo-laureati all’università di Verona che assumano la funzione di tutor durante l’anno accademico 2017-2018. L’obiettivo è quello di supportare gli studenti-atleti, impegnati in campionati internazionali o nazionali di massima serie, grazie al finanziamento di incarichi di tutorato. Non si tratta, quindi, di un percorso di studi differenziato bensì di un sostegno nel mantenimento di una buona carriera universitaria, nonostante i vincoli costanti imposti dall’impegno sportivo, garantendo un efficace supporto allo studio grazie alla collaborazione di un pari, che sia di ispirazione per lo studente-atleta.