Uno studio condotto dalla sezione di Fisiologia e Psicologia del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’ateneo scaligero ha dimostrato come pazienti parzialmente ciechi siano in grado di percepire visivamente dal lato cieco del campo visivo, pur senza rendersene conto.
Lo studio, finanziato dalla comunità europea per 5 anni tramite un bando ERC, European Research Council, e recentemente pubblicato sulla rivista internazionale Neuropsychologia, ha come tema le “Risposte neurali visive evocate dall’emicampo cieco di pazienti con cecità corticale”.
Il progetto, condotto dal gruppo coordinato da Carlo Alberto Marzi, di cui fanno parte Javier Sanchez Lopez, Caterina Pedersini, Nicolò Cardobi e Silvia Savazzi, è stato eseguito in collaborazione con il Centro di ricerca di Riabilitazione neuromotoria e cognitiva del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’ateneo scaligero, con il dipartimento di Scienze umane e della Salute dell’università di Roma “Foro Italico” – Fondazione IRCCS Santa Lucia di Roma e con l’ASL 8 di Asolo, Treviso .
“La lesione unilaterale della corteccia cerebrale visiva o delle aree adiacenti, spesso in seguito a ictus, comporta l’abolizione della visione nella metà opposta del campo visivo, detta emianopsia”, spiega Carlo Alberto Marzi. “Quindi, ad esempio, la lesione della corteccia visiva dell’emisfero cerebrale sinistro comporta la perdita di visione nell’emicampo destro. Nei primi mesi dopo l’evento è possibile un certo grado di recupero ma dopo tre o quattro mesi ciò è meno probabile. Già anni fa è stato dimostrato da più studi che alcuni pazienti con emianopsia possono rispondere in maniera corretta a stimoli visivi presentati nel campo cieco senza peraltro averne coscienza, fenomeno detto “blindsight” ovvero visione cieca”. Riuscire a spiegare il meccanismo neurale alla base di questo fenomeno è molto importante per capire le basi neurali dell’esperienza conscia.
“In questo studio abbiamo cercato di verificare se in questi pazienti ci siano delle risposte elettroencefalografiche (EEG) significative a stimoli visivi presentati nel campo cieco”, prosegue Marzi. “Per fare ciò abbiamo usato una tecnica particolarmente adatta allo scopo chiamata Potenziali evocati visivi steady-state e sistemi di analisi delle risposte altamente sofisticati. In breve, i risultati ottenuti hanno mostrato che nella maggioranza dei pazienti ci sono delle chiare risposte EEG a stimoli non visti perché presentati nel campo cieco. Queste risposte sono simili, anche se attenuate, a quelle presenti sia nell’emicampo sano degli stessi pazienti che in quello di soggetti sani di controllo. Questi dati”, conclude Marzi, “ci mostrano che il segnale visivo arriva ai centri cerebrali dell’emisfero leso, ma per la mancanza, dovuta alla lesione, di alcuni meccanismi corticali, non riesce ad essere percepito in maniera conscia. Riteniamo che il proseguimento di questi studi possa contribuire a comprendere i processi neurali che portano alla normale coscienza percettiva ed al suo ripristino nella cecità corticale”.
Fonte originale: Visually evoked responses from the blind field of hemianopic patients. Sanchez-Lopez J, Pedersini CA, Di Russo F, Cardobi N, Fonte C, Varalta V, Prior M, Smania N, Savazzi S, Marzi CA.Neuropsychologia. 2017 Oct 5. pii: S0028-3932(17)30377-9. doi: 10.1016/j.neuropsychologia.2017.10.008. [Epub ahead of print]