Una ricerca condotta dal dipartimento di Biotecnologie di ateneo, in collaborazione con il dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, ha ricevuto un finanziamento di oltre 130mila dollari da parte della Alzheimer’s Association, con un grant destinato a proposte da parte di coordinatori nuovi nel campo di ricerca sul morbo di Alzheimer e sulla demenza.
Il progetto, coordinato da Mariapina D’Onofrio, docente di Chimica organica, in collaborazione con Mario Buffelli, docente di Fisiologia nell’ateneo scaligero, avrà durata triennale ed è finalizzato a studiare, a livello molecolare, i meccanismi di aggregazione e degradazione della proteina Tau modificata. Lo scopo della ricerca è aprire nuove strade per l’identificazione di target farmaceutici e, successivamente, lo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento della malattia di Alzheimer.
L’Alzheimer’s Association è un ente statunitense che ha tra i suoi obiettivi l’eliminazione della malattia di Alzheimer attraverso gli avanzamenti nella ricerca, la cura e il supporto ai malati e la riduzione del rischio di demenza attraverso la promozione della salute del cervello.
“La presenza della proteina Tau negli aggregati extracellulari è un segno distintivo della malattia di Alzheimer. Con questa ricerca ci proponiamo di studiare gli effetti di una modifica, l’ubiquitinazione, sul meccanismo di accumulo della proteina Tau”, spiega D’Onofrio. “L’ubiquitinazione regola importanti processi cellulari tra cui la degradazione di proteine da parte del proteasoma, il complesso multiproteico deputato alla degradazione di proteine cellulari. Ci chiediamo quindi se l’ubiquitinazione abbia effetto sul meccanismo di aggregazione e sulla corretta degradazione di Tau. Il progetto è altamente interdisciplinare”, prosegue D’Onofrio, “abbiamo proposto infatti una combinazione di approcci chimici e biologici in vitro e una successiva validazione dei risultati in cellula per ottenere informazioni dettagliate a livello molecolare sull’impatto dell’ubiquitinazione su aggregazione e degradazione di Tau”.
Per maggiori informazioni il progetto sul sito dell’associazione: https://www.alz.org/research/alzheimers_grants/for_researchers/overview-2017.asp?grants=2017donofrio