Dal macaco Tetra alla pecora Dolly, fino alle scimmiette Zhong Zhong e Hua Hua, appena presentate al mondo. Negli ultimi decenni la scienza non ha rinunciato al sogno di clonare con successo esseri viventi. Per la prima volta, grazie ai ricercatori dell’Istituto di neuroscienze dell’Accademia cinese delle scienze di Shanghai, a essere clonati sono stati dei primati, tramite il trasferimento del nucleo di una cellula dell’individuo ‘da copiare’ in un ovulo non fecondato e privato del suo nucleo.
Quali prospettive apre questo risultato e quali riflessioni etiche? Ne abbiamo parlato con Alberto Turco, docente di Genetica nel dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, che ci ha spiegato come la clonazione umana sia teoricamente possibile, ma non certamente auspicabile. Al contrario, la clonazione a scopo terapeutico potrà sia aiutare nella lotta contro i tumori, sia consentire la riproduzione di organi perfettamente compatibili per l’autotrapianto.