Il 23 maggio è arrivata a Verona, al Polo Santa Marta, la tappa 2018 del Salone Csr e dell’Innovazione sociale. Quello di Verona è l’ultimo incontro del road show che ha attraversato la Penisola da Nord a Sud. L’appuntamento conclusivo sarà a Milano il 2 e 3 ottobre per il Salone nazionale, all’università Bocconi.
L’incontro è stato introdotto da Claudio Baccarani, direttore del dipartimento di Economia aziendale, che ha effettuato un breve excursus sulla nascita dei valori di sostenibilità e della responsabilità sociale nel panorama aziendale. Secondo il docente, però, il lavoro da fare è ancora molto e il Salone non fa altro che andare in questa direzione: “Credo che ci sia qualcosa da fare di più e il di più consiste in un cambiamento culturale: non basta la Csr, non bastano le benefit corporation, occorrono delle imprese che culturalmente siano in armonia con il mondo esterno e al proprio interno. Armonia vuol dire consonanza di voci, di soggetti, vuol dire poter agire superando se stessi in modo da pensare agli altri. Il profitto più lo cerchi meno lo trovi, e per trovarlo bisogna lavorare per gli altri, produrre qualcosa che sia utile, funzionale, bello e sostenibile”. Stefano Furlan, segretario dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, ha spiegato il punto di partenza di tutte queste iniziative: l’Agenda2030, un programma firmato nel 2015 dalle Nazioni Unite e che contiene i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile.
10 al quadrato, dieci slide in dieci minuti, è la formula utilizzata dai relatori appartenenti al mondo delle imprese, delle associazioni e delle istituzioni, che si sono susseguiti durante la giornata. Ognuno di loro ha raccontato come le loro imprese o le loro associazioni contribuiscono, attraverso il loro operato e grazie alle strategie adottate, al raggiungimento di alcuni dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione e Csr Lidl Italia e Giuliana Malaguti, responsabile comunicazione Fondazione Banco Alimentare, hanno raccontato dell’accordo tra due imprese al fine di recuperare le eccedenze alimentari e ridistribuirle per combattere lo spreco alimentare. Marco Ottocento, Fondatore della cooperativa Vale un sogno, ha parlato di come l’inserimento lavorativo e sociale delle persone con la sindrome di Down e disabilità intellettiva possa essere aiutato da accordi con grandi aziende, tra queste L’Oréal, grazie alla quale è nato il progetto Wall2Wall. Queste solo alcune delle esperienze raccontate.
Federico Brunetti, docente di Economia e gestione delle imprese, ci ha raccontato dello svolgimento e dell’importanza di questa giornata.