“Abbiamo proposto questo evento perché volevamo coinvolgere il pubblico e raccontargli cosa facciamo nel centro Arcnet, centro di ricerca sul cancro dell’università di Verona, e in particolare nella sua biobanca”. Così Aldo Scarpa, anatomopatologo dell’università di Verona e direttore del centro di ricerca, ha sottolineato le ragioni che lo hanno spinto a proporre, in collaborazione con Rita Lawlor, referente della biobanca di Arcnet, ricercatori, tecnici e personale universitario e ospedaliero di Verona, l’evento al Teatro Ristori “Cenere e… musica”.
L’obiettivo della serata? Aggiornare il pubblico sulle ultime novità della ricerca contro il cancro e spiegare qual è il ruolo delle biobanche, cioè di quelle raccolte di materiali biologici e di dati a essi associati per le finalità della ricerca. L’obiettivo è stato di certo raggiunto dato che tutti, con entusiasmo, si sono lasciati coinvolgere in un sondaggio. Muniti di telecomando in circa 400 si sono messi in gioco nel quiz a risposta multipla sulle biobanche. L’idea è stata di Lawlor di recente tornata da un convegno in Svizzera dove erano stati presentati i risultati di un’indagine condotta sul pubblico. “Volevamo capire se i veronesi sanno a cosa serve una biobanca e se sarebbero disposti a donare il proprio materiale biologico. La partecipazione delle persone sane è importante quanto quella dei pazienti perché la ricerca scientifica possa progredire”.
L’appuntamento è proseguito con la messa in scena del musical “Cenere e… musica” della compagnia “Ok Mama”. Una nuova Cenerentola ispirata alla celebre favola di Perrault di cui ha mantenuto la trama trasponendola in una dimensione sospesa tra il mondo moderno e lo spazio fantastico e misterioso della fiaba. Un’altra storia che ha saputo catturare il pubblico soddisfatto di una serata ricca di magia.