Prima che i suoi ideatori lo ritrovassero e lo auto-pubblicassero, “Più che amici” non era altro che un vecchio file dimenticato da anni in un hard disk. Dall’estate scorsa, invece, è un romanzo vero e proprio che ha già ricevuto le prime critiche e i primi apprezzamenti. “Più che amici” è la prima esperienza letteraria del collettivo formato da cinque giovani under 30, quasi tutti ex studenti dell’ateneo scaligero.
Il romanzo racconta un anno di vita di un gruppo di compagni di classe della provincia veronese che si perdono di vista dopo la fine del liceo e si ritrovano, quasi per caso, dopo l’ inizio degli studi all’università di Verona. Nonostante sembri che tutto sia cambiato e che le vite dei ragazzi siano state separate dalle difficoltà quotidiane, che appaiano sempre più complesse e insormontabili, i sentimenti apparentemente affievoliti che legavano il gruppo di ragazzi riusciranno a rifiorire e a rafforzarsi.
“Per firmare la pubblicazione – dichiarano gli autori – abbiamo deciso di usare lo pseudonimo Wade Del Mar dal momento che ognuno ha partecipato alla realizzazione del libro, in base alle proprie passioni e alle proprie competenze, non era giusto attribuire la paternità dell’opera a un’unica persona”. Visti i riscontri positivi e le tematiche che rendono possibile l’immedesimazione di molti giovani, il collettivo ha in programma di espandere il romanzo in una trilogia. Il progetto coprirà i primi tre anni di università dei protagonisti seguendo la loro crescita e gli alti e bassi della vita che tale sviluppo comporta.
Abbiamo parlato di “Molto più che amici” con Mattia Deidonè e Camilla Gaiardoni, due componenti del collettivo.