Il dipartimento di eccellenza di Neuroscienze, biomedicina e movimento, con il progetto di sviluppo “Comportamenti e benessere: un approccio multidisciplinare per favore la qualità della vita in condizioni di vulnerabilità”, è da tempo impegnato a individuare azioni e strategie da mettere in atto in ambito sanitario, motorio, educativo, psicologico per favorire comportamenti salutari e di benessere. L’invecchiamento attivo, per contrastare il declino funzionale e cognitivo negli anziani, è uno di questi importanti ambiti su cui si concentra da tempo e con successo la ricerca scientifica.
In questo contesto, il dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, attraverso l’area Scienze motorie, Healthy Aging Center dell’università di Verona, Cus ed Esu, con il patrocinio della Sismes, Società italiana delle scienze motorie e sportive, promuovono e organizzano il meeting “European Innovation Partnership on Activity Health Ageing”.
“Due giorni di incontro, mercoledì 11, a partire dal primo pomeriggio, al Polo Santa Marta, e giovedì 12 luglio, a Scienze motorie, pensati – spiega Federico Schena – come momento di confronto, dibattito e aggiornamento di evidenze e progetti scientifici sugli stili di vita attivi per un invecchiamento sano e una prevenzione efficace del declino funzionale e della fragilità negli anziani. I temi su cui si incentra il meeting sono l’attività motoria, la nutrizione, il declino fisico e cognitivo, l’assistenza e l’autonomia dell’anziano. Ci si confronterà su programmi innovativi che rispondono alla necessità di condurre una vita sana, attiva e indipendente, e che hanno come conseguenza quella di migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi sanitari. I relatori che interverranno andranno ad analizzare differenti contesti in una prospettiva multidisciplinare, di ampio respiro, valutando le politiche di promozione di stili di vita corretti, linee guida per la prevenzione delle malattie età-correlate in persone anziane, alimentazione corretta e interventi preventivi, riabilitativi e aspetti socio-relazionali”.
Per la prevenzione e le strategie di promozione della salute, l’adozione di stili di vita attivi riveste un ruolo essenziale. Il programma Eip on Aha(European Innovation Partenership on Activity Health Ageing) con il gruppo di azione A3, che riunisce più di duecento organizzazioni tra università, centri di ricerca, autorità pubbliche sanitarie e partner coinvolti, si propone di convalidare, condividere e ampliare esperienze innovative che si sono dimostrate efficaci nella promozione di un invecchiamento attivo. Gli obiettivi sono comprendere i fattori di fragilità per prevenire il declino funzionale, con la presentazione e la condivisione dei risultati che hanno avuto e continuano ad avere un impatto chiaro, misurabile e diretto per i cittadini.
Il meeting sarà aperto da Andrea Sbarbati direttore del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento. Tra i relatori interverranno Mauro Zamboni, direttore della sezione di Geriatria dell’università scaligera, Maddalena Illario, coordinatrice dell’Action Group A3 del progetto, Antonio Cano dell’università politecnica di Valencia che affronterà il tema del declino cognitivo, e Federico Schena dell’università di Verona con un intervento sull’attività fisica e la promozione di stili di vita attivi sul territorio.