“In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comitato Unico di Garanzia propone tre momenti che costituiranno l’occasione per riflettere e dialogare sul fenomeno della violenza di genere”. Così Cristina Iannamorelli, presidente del Comitato unico di garanzia di ateneo, introduce le iniziative organizzate dal Cug per sensibilizzare la comunità universitaria e cittadina contro la violenza sulle donne.
Appuntamento il 27 ottobre alle 11 in biblioteca Frinzi, in via San Francesco 20, per l’inaugurazione della mostra itinerante a cura di Libere Sinergie “Com’eri vestita?”, che sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca fino all’8 novembre (fatta salva la chiusura dell’1 novembre). Smontare gli stereotipi e i pregiudizi che colpevolizzano le vittime di violenza di genere è l’obiettivo del progetto, in cui si inseriscono anche gli appuntamenti successivi. Il 27 novembre, alle 10, nell’aula Silos di Ponente del polo Santa Marta di via Cantarane 24 si terrà l’incontro pubblico “L’amore che non è. Ci saranno giorni nuovi, di mille colori diversi” che prende spunto dall’omonimo libro di Gianpaolo Trevisi. Con un testo tratto dallo stesso romanzo, il 14 dicembre alle 21 nell’aula magna del polo Zanotto, verrà messa in scena la rappresentazione teatrale “L’amore che non è. Ci saranno giorni nuovi, di mille colori diversi” ad opera della Compagnia Enzo Rapisarda.
La mostra. “Com’eri vestita?” è una domanda che spesso, purtroppo, viene rivolta alle vittime di violenza sessuale. Inspirato al poema “What I was wearing” di Mary Simmerling, il progetto è ideato da Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale del Kansas, e da Mary Wyandt-Hiebert responsabile del Centro di educazione contro gli stupri dell’università dell’Arkansas. Divulgare informazioni contro gli stereotipi e sviluppare una maggiore conoscenza del fenomeno sono i propositi su cui si fonda l’esposizione, per sensibilizzare studenti e cittadini a un tema, quello della violenza e degli abusi, che purtroppo conta in Italia una media di 15 casi al giorno. Saranno raccontate le storie di 17 donne vittime di violenza, accompagnate ciascuna da abiti verosimili a quelli che indossavano in quei momenti. L’ingresso è libero.
Il progetto è organizzato dal Cug, che si adopera per garantire il benessere lavorativo e l’assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica, di discriminazione diretta e indiretta, in collaborazione con la biblioteca Arturo Frinzi e l’università di Verona. A curare le iniziative l’associazione Libere Sinergie, che opera per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione fondata sulle differenze di genere, valorizzando le pari opportunità e i diritti delle donne.