La Regione Veneto e la Fondazione Univeneto, che riunisce gli atenei di Padova, Verona, le università Ca’ Foscari e Iuav, promuovono un incontro sulla nascita di nuove Reti innovative regionali e sullo stato di avanzamento dei progetti di ricerca in corso nel settore dell’innovazione industriale. L’evento “Il piano industriale del veneto: risultati dei progetti di ricerca e prospettive di sviluppo”, si è tenuto lunedì 25 marzo, alle 9, nell’aula magna del polo Zanotto dell’università di Verona.
Ad aprire la giornata sono stati i saluti di Nicola Sartor, rettore dell’università di Verona e presidente di Univeneto, e l’intervento di Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed energia della Regione Veneto.Sono seguite le relazioni di docenti, ricercatori, rappresentanti di associazioni di categoria ed esponenti del mondo imprenditoriale che parleranno di sviluppo del territorio e nuove strategie.Ampio spazio è stato dedicato all’analisi dei risultati raggiunti finora dalle Reti innovative regionali nei settori smart agrifood, smart manufacturing, sustainable living e creative industries. Al termine dell’incontro si è tenuto un networking lunch durante il quale sono stati esposti poster di alcuni dei progetti in essere per presentare, in maniera rapida ed efficace, obiettivi e opportunità di innovazione offerte dalle Reti ai rappresentanti delle aziende del territorio che parteciperanno all’incontro.
Le Reti innovative regionali. Estensione sul territorio regionale, ma con possibilità di ampliamento nazionale e esteri, imprenditorialità nuova e innovativa e settori innovativi. Sono queste le caratteristiche della Rete innovativa regionale, che ad oggi conta 17 progetti riconosciuti dalla Giunta, collocati nei quattro ambiti di specializzazione individuati da dalla RIS3 del Veneto: Smart Agrifood, Smart Manufacturing, Creative Industries e Sustainable Living. Il coinvolgimento di università e impresa nella Reti regionali crea un nuovo ecosistema: sono oltre 50 i laboratori che contribuiscono alla spinta innovativa, cofinanziando i progetti e partecipando al coordinamento tecnico, ma soprattutto rivolgendo conoscenze e metodi di ricerca scientifica a tematiche di interesse del territorio. Per realizzare il piano industriale del Veneto la Regione ha concesso un contributo di più di 34 milioni.