Una riflessione sulla figura di Giacomo Leopardi e le sue opere, con attenzione particolare al romanzo mai scritto dal letterato. La scuola di dottorato di Scienze umanistiche ospiterà Walter Siti, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’università dell’Aquila, martedì 16 aprile. La lezione si terrà alle 17.15 nell’aula 1.1 del polo Zanotto, in viale dell’università 4.
“Il romanziere tira la carretta, sgobba servilmente per molte ore al giorno, riscatta la propria schiavitù col lavoro delle parole; il poeta ha un rapporto magico e verticale con la parola che gli arriva da su (o da giù) come un miracolo e un omaggio; il romanziere scrive quando vuole, il poeta quando può…”. Così annota Walter Siti nella prefazione al suo La voce verticale, raccolta del 2015 in cui l’autore ha riletto l’Infinito di Leopardi, poeta che compare nel primo romanzo di Siti, Scuola di nudo, e nell’ultimo, Bontà.
Il poeta di Recanati sarà il protagonista della lezione del 16 aprile, in cui Siti ripercorrerà il rapporto mancato con la narrazione di uno fra i maggiori letterati della modernità europea. Leopardi è stato grande amante del Werther di Goethe, dell’Ortis di Foscolo e di Rousseau, ma della sua idea di scrivere un romanzo autobiografico rimangono solo alcuni appunti sparsi.
Walter Siti ha vinto nel 2013 il premio Strega con il romanzo “Resistere non serve a niente”. Ha curato l’edizione “Meridiani” Mondadori dedicata a Pier Paolo Pasolini ed è uno studioso della poesia neorealista.